Attualità

Costruzioni. I primi venti anni di Finco festeggiati a Milano
 

Grande convegno della Federazione delle Industrie per le costruzioni all’Hotel Principe di Savoia di Milano

Rappresenta gli interessi di 38 associazioni di categoria che raggruppano oltre 3500 aziende per 100 mila dipendenti complessivi che generano un fatturato di 10 miliardi di euro. E’ Finco, Federazione delle Industrie per le costruzioni, spesso citata nelle nostre news. Tra le associazioni che rappresenta ve ne sono alcune del mondo dei serramenti e delle chiusure quali Unicmi (involucro e serramenti), Anfit (serramenti), Acmi (chiusure tecniche) e Zenital (sistemi di illuminazione e ventilazione naturali).

Ieri ha celebrato i primi vent’anni all’Hotel Principe di Savoia di Milano con un grande convegno che ha visto la folla delle grandi occasioni della filiera dell’edilizia, politici, esponenti del mondo delle istituzioni e dell’imprenditoria. Nel discorso di apertura la da poco confermata presidente Carla Tomasi ha evidenziato che “Vent’anni possono essere pochi o tanti. Dipende da quello che si è fatto e da quanto sono stati centrati gli obiettivi associativi e soddisfatte le aspettative”.  Nel corso di questi due decenni Finco è cambiata “da una rappresentanza prevalente di soli materiali da costruzione a un più vasto panorama che copre appieno il nostro acronimo anche di impianti, servizi e opere specialistiche per mantenere la promessa di dare forza all’’altra metà’ del mondo delle costruzioni”. E quindi Tomasi ha ripercorso i punti forti dell’azione della Federazione nella sua attività di lobby progettuale incisiva: dal Libro bianco con Enea “Energia-Ambiente-Edificio” alla costante attenzione per gli appalti, per il Piano Casa, per le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica, per la  normazione volontaria per poi lanciare i progetti futuri: la FincAcademy, la Manutenzione e la Sostenibilità, la proposta di stabilizzare l’ecobonus fino al 2030 e di potenziare il Conto Termico, l’Ecoprestito. Dietro tutto questo la certezza che “non si tornerà più a un mercato come quello che abbiamo conosciuto e quindi occorre organizzarsi di conseguenza”. Ma come? Lungo quali direttrici? Tomasi: “Manutenzione, efficienza energetica e tecnologie pulite sono indispensabili per la protezione dell’ambiente e per incrementare la nostra economia e i connessi posti di lavoro e sono aspetti strettamente collegati tra di loro in termini di strategie, obiettivi e sviluppo futuro dei settori federati e della Federazione”.

Una Federazione che, nella visione della presidente, dovrà essere indipendente, dai partiti, impegnata a promuovere mercato e concorrenza, aperta al confronto con le parti sociali e coprotagonista della crescita non solo economica ma anche sociale e civile del Paese.

Una intensa Tavola rotonda ha concluso la mattinata.  Tra i partecipanti Federico Testa, commissario Enea; Paolo Agnelli, presidente Confimi; Pierfrancesco Maran, assessore alla mobilità e all’Ambiente del Comune di Milano, Giorgio Spaziani Testa, presidente Confedilizia; Zambrano Armando, presidente, Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Rete Professioni Tecniche.

(eb)