Attualità

Detrazioni 65% e difesa del Made in Italy. Gli on. De Girolamo e Brunetta pungolano il Governo

E invitano il Governo ad “adottare un sistema alla francese per tutelare imprese e artigiani dell’edilizia nazionale, in particolare nel settore dei serramenti”

Quali sono le intenzioni del Governo in merito alle agevolazioni per la riqualificazione energetica? Intende il Governo assumere iniziative per dare stabilità, a decorrere dall'anno 2016, alla detraibilità del 65%? Quali iniziative si intendono intraprendere a tutela delle imprese e degli artigiani dell'edilizia nazionale? I ministri dello Sviluppo economico e dell’Economia e Finanze intendono valutare la possibilità di adottare un sistema simile a quello previsto attualmente in Francia, in merito alla certificazione delle aziende riconosciute, in grado di rispondere alle predette esigenze di tutela?

Sono queste le quattro domande finali che coronano l’interpellanza urgente 2-01099 presentata qualche giorno fa alla Camera dall’on. Nunzia De Girolamo (foto in gallery) e cofirmata dall’on. Renato Brunetta (foto in gallery). Un’interpellanza che nello spirito segue quelle presentate nei mesi scorsi dagli onorevoli Guido Guidesi (Lega Nord) (news) e Sandra Savino (FI) (news) di cui abbiamo dato ampiamente conto nei mesi scorsi e attorno ai quali si era instaurato un fitto dibattito nel settore con le prese di posizione delle associazioni Anfit (news), Confartigianato (news) e più recentemente Unicmi (news).

Con l'atto ispettivo De  Girolamo ha anzitutto ritracciato il percorso positivo delle detrazioni fiscali per gli interventi di risparmio energetico e ha messo in rilievo, lodandoli, i sistemi messi in atto da Francia e Germania per proteggere le produzioni nazionali. Quindi ha interrogato in particolare i ministri sulle “iniziative che intendano intraprendere a tutela delle imprese e degli artigiani dell'edilizia nazionale, in particolare modo nel settore della costruzione dei serramenti e, nello specifico, se intendano valutare la possibilità di adottare un sistema simile a quello previsto attualmente in Francia, in merito alla certificazione delle aziende riconosciute, in grado di rispondere alle predette esigenze di tutela”.

In Aula De Girolamo infine auspicava che “questo Governo, al posto di una slide, nella legge di stabilità, ci presenti degli interventi concreti per le piccole e medie aziende e per gli artigiani, che oggi sono in crisi e che attendono risposte”.

Le ha risposto l’on. Ivan Scalfarotto, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio rassicurando anzitutto che tra le strategie del Governo vi è quella di valorizzare le politiche per l’efficienza energetica ricordando che è “intenzione, quindi, del Governo confermare le detrazioni del 65 per cento sugli interventi di efficientamento energetico degli edifici, puntando, per quanto consentito dai vincoli di bilancio, ad una possibile stabilizzazione o ad un ampliamento della platea incentivata”.

Circa le misure a tutela degli artigiani e delle piccole imprese Scalfarotto ha ricordato il recente decreto legislativo n. 102 del 2014 che all’art. 13 prevede “la promozione, da parte dell'ENEA, di programmi di formazione per la qualificazione dei soggetti che operano nell'ambito dei servizi energetici, con particolare riferimento agli installatori di elementi edilizi connessi alle prestazioni energetiche”. Ma vi è di più lo stesso decreto 102/2014 “stabilisce la definizione di norme tecniche, da parte di UNI-CEI, in collaborazione con il Comitato termotecnico italiano ed ENEA, per la certificazione degli installatori di elementi edilizi connessi al miglioramento della prestazione energetica degli edifici”.

In attesa dell’emanazione di tali norme “è compito della Conferenza delle regioni e delle province autonome sempre in collaborazione con ENEA, con le associazioni imprenditoriali e professionali e sentito il Comitato termotecnico italiano, definire e rendere disponibili i programmi di formazione finalizzati alla qualificazione degli installatori di elementi edilizi connessi al miglioramento della prestazione energetica degli edifici. Con tali misure, il Governo intende ottenere una maggiore qualificazione delle imprese che svolgono gli interventi di efficientamento degli edifici e, in tal modo, evitare il ricorso all'utilizzo di prodotti a basso costo o di professionalità non adeguatamente qualificate, tutelando al contempo i consumatori affinché gli interventi di efficientamento portino ad una effettiva diminuzione dei consumi di energia”.

Insomma, detta da cronisti, purtroppo tante parole: “Enea farà…” piuttosto che “La Conferenza delle regioni e delle province farà…” e via dicendo. Di fatto nessun impegno concreto se non quello di confermare le detrazioni de 65%”. Cosa nota e stranota.

Non a caso la risposta del sottosegretario ha lasciato piuttosto insoddisfatta Nunzia De Girolamo che ha promesso: “Vigilerò affinché nella futura legge finanziaria siano effettivamente mantenuti gli impegni sul mantenimento di questi indispensabili strumenti di sviluppo. Mi ritengo insoddisfatta sulle misure a tutela degli artigiani e del Made in Italy”.

In ogni caso tre interrogazioni parlamentari presentate nelle ultime settimane che riguardano direttamente il settore sono la testimonianza diretta di una pressione enorme sul settore serramenti notoriamente sottoposto a una invasione di prodotti low cost che si portano pure via anche le detrazioni del 65%.

(eb)

In allegato l’interpellanza della De Girolamo e l’estratto della seduta parlamentare in cui rispone il sottosegretario Scalfarotto