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Facciate continue, involucro vetrato di grande successo. Ma in caso di sisma?

A questa pressante domanda rispondono due ricercatori di ITC-CNR che intervengono al Forum Involucro e Serramenti illustrando in anteprima il progetto di apparecchiatura di verifica della resistenza al sisma

Da cinquant’anni sono il rivestimento degli edifici prediletto dai progettisti e dai committenti e senza ombra di dubbio di maggior successo in tutto il mondo. Sono le facciate continue. Eppure in tanto successo l’aspetto della resistenza al sisma delle facciate è sempre stato un po’ trascurato quanto meno dalle nostre parti nonostante il fatto che quasi tutta l’Italia sia stata dichiarata zona sismica. A questo stato di cose per fortuna stanno ponendo rimedio una norma europea, la EN 13830, la cui revisione (vedi news) prevede un metodo di prova per la verifica della resistenza delle facciate continue al sisma e delle prestazioni prima e dopo “il sisma” e una iniziativa dell’ITC-CNR.

Ne parleranno al Forum Involucro e Serramenti (clicca qui per il programma) a Made expo 2015 l’ing. Giovanni Cavanna e l’arch. Giuseppina Varone di ITC-CNR con la relazione dal titolo “La facciata continua: un’invariante nello skyline delle grandi città moderne. E in caso di sisma?”

Spiegano i due ricercatori di ITC-CNR: “Le Corbusier ne fece una delle cinque invarianti dell’architettura moderna (facciata libera) e Mies Van der Rohe enfatizzò l’utilizzo del vetro in questa tipologia di facciata senza capacità portante. In tempi più recenti la facciata continua con tamponamento in vetro è stata largamente utilizzata nella progettazione dei grattacieli, come simbolo del potere economico e dell’evoluzione architettonica e tecnologica. Ma, domandiamoci, che cosa succede quando una scossa tellurica scuote, ad esempio, una torre per uffici nel centro di Tokyo o San Francisco, la cui pelle è costituita da centinaia e centinaia di lastre di vetro?”

Nel corso del seminario Cavanna e Varone anzitutto prenderanno in esame le principali tipologie di facciate continue (o curtain wall, come l’hanno battezzata gli americani) che utilizzano, appunto, il vetro come elemento di tamponamento. Quindi passeranno ad illustrare il progetto di ITC-CNR mirato alla progettazione e realizzazione di un’apparecchiatura complessa capace di valutare la resistenza sismica di tale componente in termini di sicurezza degli occupanti, e dei cittadini in generale, e delle condizioni di riutilizzo. In modo particolare verranno focalizzate la tecnologia per la simulazione del movimento sismico, la scelta del campione da sottoporre a prova, le metodologie di prova, le modalità per il rilevamento dei danni eventuali.

L’intervento dell’ing. Giovanni Cavanna e dell’arch. Giuseppina Varone è previsto per sabato 21 marzo, ore 12.30, Padiglione 3 – Stand M11_N20 – Area Forum di Made expo 2015.