Attualità

Gruppo De Carlo: crescita del 40% degli ordini in Italia nel 2015

Per la realtà pugliese crescita in Italia e all'estero mentre il Tribunale di Taranto omologa il concordato preventivo in continuità aziendale

Il Gruppo De Carlo, realtà pugliese tra le prime in Italia nella produzione di infissi, si è aggiudicato una commessa in Israele di un valore superiore al milione di Euro, affidata dalla Construtec Holdings Ltd per il progetto del Koursy Hotel sul Mare di Galilea, realizzato dallo studio israeliano Feigin Architects. Un lavoro rilevante che si inserisce nel percorso di espansione internazionale nel quale l’azienda di Mottola è impegnata con importanti progetti in ambito ‘residenziale, hospitality e contract’ e che ha condotto l’impresa a conseguire il 15% del fatturato 2014 all’estero.

La De Carlo continua la sua crescita anche sul territorio italiano, registrando nei primi quattro mesi del 2015 una crescita del 40% degli ordini rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e intensificando le aperture dei punti vendita partner del brand. In questi primi mesi dell’anno, infatti, sono stati 27 i nuovi rivenditori affiliati al network ‘è la Finestra De Carlo’, un progetto di co-marketing che non solo mira ad ampliare l’assortimento dei rivenditori con prodotti di qualità e dal design ricercato, ma è volto anche a supportare le politiche di comunicazione dei negozi affiliati.

Questi importanti successi rientrano in un percorso più ampio di riposizionamento strategico che il Gruppo De Carlo ha intrapreso negli ultimi due anni per fronteggiare la crisi del comparto edile in Italia. Il processo si è concretizzato anche attraverso la ristrutturazione aziendale: a seguito del parere favorevole del Commissario Giudiziale alla proposta di concordato preventivo in continuità aziendale presentata dalla De Carlo Infissi Spa di Mottola nel maggio 2014, il Tribunale di Taranto ha recentemente concesso l’omologa, disponendo che l’azienda effettui il pagamento dei creditori privilegiati e chirografari nei modi e nei tempi previsti dal piano di concordato. Trattandosi di un concordato in continuità non è prevista alcuna vendita di asset aziendali ma la prosecuzione dell’attività imprenditoriale, ritenuta in grado di generare la liquidità sufficiente all’estinzione della debitoria esistente.
(comunicato stampa)