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Il DL 11 è legge: confermate le modifiche annunciate

In tempo record il Senato ieri ha approvato in via definitiva il Decreto del 16 febbraio con relative modifiche proposte dalla Camera che mitigano la prima versione che aveva sconvolto il comparto

Con 94 voti favorevoli, 72 contrari e 2 astenuti, ieri il Senato ha dato il via libera al Dl 11, approvando la questione di fiducia posta dal Ministro per i rapporti con il Parlamento sen. Luca Ciriani sull’articolo unico del ddl n. 636 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 11/2023, in materia di cessione dei crediti.

Il provvedimento ora è legge.

Proroga per le villette grazie al Dl 11

Una novità interessante, di cui avevamo già accennato, è la proroga di 6 mesi (quindi la nuova scadenza sarà il 30settembre e non più il 31 marzo) per la detrazione 110% delle spese relative alle abitazioni unifamiliari e indipendenti, con garanzia dell’effettuazione di almeno il 30% dei lavori alla data del 30 settembre 2022.

Proroghe di cessione e detrazione

Prorogata anche la cessione, seppur con un’ammenda di 250 €, fino al 30 novembre. Sarà infatti possibile effettuare una comunicazione nel caso in cui il contratto  di cessione non sia stato concluso alla data del 31 marzo. Anche per la detrazione ci sarà più tempo: per le spese 2022 del 110% sarà possibile, infatti, recuperarla in dieci anni anziché quattro.

Proroghe previste anche per i lavori di rimozione delle barriere architettoniche, sugli immobili danneggiati da terremoti o alluvioni, sulle case popolari e sulla riqualificazione urbana.

Escamotage per l’edilizia libera

Salva anche l’edilizia libera: per tutti quei lavori non ancora avviati alla data del 16 febbraio, sarà sufficiente dimostrare il versamento dell’acconto o presentare un accordo vincolante tra le parti con dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per ottenere così il diritto a sconto e cessione.

Soluzione per i crediti incagliati

Per quanto riguarda, invece, i crediti incagliati, banche, assicurazioni e istituti finanziari che hanno esaurito la loro capienza fiscale potranno compensare fino al 10% dei crediti scontati annualmente con l’acquisto di Btp (Buoni poliennali del Tesoro) con emissioni a partire dal 2028 per interventi effettuati fino al 2022.