Attualità

Incidente a scuola. Si stacca l’anta di una finestra nuova e ferisce una bambina

Le ha rotto il braccio. E’ accaduto alla scuola Moltani di Pontassieve (Firenze) dove in estate erano stati sostituiti serramenti e infissi per 340 mila euro

Non sempre la #buonascuola è veramente buona. Così deve aver pensato la piccola di 11 anni che l'Istituto Maria Maltoni di Pontassieve, Firenze, che si è vista cadere addosso l’anta di una finestra in alluminio. Ironia della sorte si è trattato di una delle tante finestre a taglio termico che il Comune aveva fatto sostituire l’estate scorsa per un importo di 340 mila euro nell’ambito del programma la #buonascuola che il Governo ha messo in atto che ha fatto della #buonascuola uno dei punti forti della propria politica. L’ironia è ancor più amara visto che Pontassieve è il comune dove abita il primo ministro Renzi. Sta di fatto che ieri mattina all’atto di aprire una finestra ad anta ribalta l’anta è rovinata addosso alla piccola. Probabilmente per distacco del braccio di manovra, dicono le prime cronache anche se una perizia dovrà individuare la vera causa dell’increscioso incidente.

L’allieva è stata portata subito all’ospedale Meyer di Firenze dove le è stata riscontrata una frattura al braccio. E pensare che i nuovi infissi comprensivi di 250 finestre e porte per un totale di 700 metri quadri erano stati voluti dall’amministrazione comunale per rispondere alle esigenze di risparmio energetico e sicurezza degli allievi.

Non vogliamo né possiamo entrare nel merito dell’incidente e vogliamo andare al di là di esso. Tuttavia si impone una considerazione che emerge sempre di più nelle opere moderne. I serramenti sono oramai di dimensioni e pesi crescenti per esigenze architettoniche e di sicurezza alle persone e antieffrazione/antivandalismo/antisfondamento. L’evoluzione della tecnologia li ha portati a essere più complicati e a richiedere nel tempo puntuali interventi di assistenza, cura e manutenzione. Tutto sommato relativamente semplici: sostanzialmente un cacciavite, olio e la buona mano di un manutentore. Rari sono i casi di appalti che prevedano nel corso del tempo la manutenzione obbligatoria e l’intervento rapido in caso di emergenza. Se emergenza avviene, si ricorre ai manutentori degli edifici comunali, ai serramentisti, fabbri e falegnami amici, magari proprio quelli che hanno perso in gara d’appalto la commessa. Mentre gli impianti di riscaldamento/condizionamento ecc prevedono di legge la manutenzione obbligatoria, nel caso dei serramenti e delle chiusure tecniche non esiste purtroppo  legge che la imponga. (eb)