Normativa

Innovation Show. Come dimensionare i vetri di serramenti, facciate continue ed elementi non strutturali

La nuova norma UNI 11463:2016 verrà presentata dall’ing. Michel Palumbo di Vetro Strutturale mercoledì 8, in mattinata al Pad. 4 H11 M16

Norme e Documenti Tecnici: sono lacci e laccioli o un'occasione per crescere? La domanda appare retoricae leggermente provocatoria ma è più che legittima in un mondo che vede crescere sempre più corposamente il numero e il peso delle norme. Se la pone Michel Palumbo, ingegnere meccanico e dottore di Ricerca in Materiali per l'Ingegneria. Dal 1996 si occupa del vetro nelle sue molteplici espressioni tecniche ed architettoniche.  Oltre ad essere uno strutturista del Vetro, titolare di brevetti concessi anche a livello internazionale, è anche sviluppatore, con la sua equipe, di software specifici per il dimensionamento di elementi vetrati con l'obbiettivo di essere sempre in linea con le normative tecniche e le leggi vigenti.

Palumbo interviene all’Innovation Show con la relazione “Dimensionare correttamente i vetri di serramenti, facciate continue ed elementi non strutturali”. Lo spunto è la recente pubblicazione della norma UNI UNI 11463:2016 intitolata “Vetro per edilizia – Determinazione della capacità portante di lastre di vetro piano applicate come elementi aventi funzione di tamponamento – Procedura di calcolo”

Il vetro da elemento di decoro o semplice tamponamento è diventato, negli ultimi anni, un materiale sempre più prezioso dal punto di vista architettonico.  Il valore aggiunto non risiede, ovviamente nella sola funzione estetica, ma coinvolge un ampio spettro di caratteristiche legate anche al comportamento energetico, al comfort dei luoghi di lavoro e alla percezione indiretta del valore dell'involucro vetrato.

Sono, questi ultimi, anni molto prolifici dal punto di vista normativo e vecchi concetti e presupposti ora devono cedere il passo a fasi di progettazione che definiremmo “a tutto tondo” o, in maniera più intrigante: olistica.

È finito, segnala Palumbo, il tempo dell'artigiano che basa sull'esperienza e sull'intuito i pilastri del proprio lavoro, ma non è più nemmeno il tempo del progettista avulso dal contesto che cali dall'alto verità “a priori”. La conoscenza oggi è a disposizione di tutti coloro che vogliono aggiornarsi, questo è lo sforzo da compiere, questa è l'evoluzione che il mercato pretende. Non si può pretendere che per pigrizia il mercato si accontenti: il mercato va avanti “a prescindere”

E conclude: “In un mercato cinetico (dove il valore aggiunto dei materiali viaggia con una celerità impensabile anche solo dieci anni fa) non esistono posizioni di rendita geografiche. Valgono solo le risposte alle domande di domani. Quelle di ieri, sono già passate”.

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