Intenzioni di acquisto serramenti. Crollo ad ottobre

Secondo l’Osservatorio mensile Findomestic di ottobre crollano le propensioni di acquisto per gli infissi, rispetto al mese precedente. Ma non è tutto. Solo 1 italiano su 5 ritiene che oggi sia un buon momento per fare acquisti, il dato peggiore da 2 anni.

A settembre le intenzioni di acquisto dei serramenti crollano del 15,3% rispetto al mese di agosto. In effetti il crollo è generalizzato perché riguarda tutti i beni di consumo. Si salvano solo le auto usate che crescono del 1,9%, il che è tutto dire. Il dato negativo globale è del -9,7 %. Solo 1 italiano su 5 ritiene che oggi sia un buon momento per fare acquisti, il dato peggiore da 2 anni.

Sono queste le cifre che provengono dall’Osservatorio mensile Findomestic di ottobre. Di fatto sono la conferma che stiamo assistendo, senza fare inutili allarmismi, a un cambiamento epocale.  Di cui c’era già sentore, vedi qui, nella scorsa primavera alle prime avvisaglie che la guerra di invasione dell’Ucraina non sarebbe durata né tre giorni né tre mesi. Inflazione, instabilità, paura della guerra sono i tre fattori di crisi che stanno mettendo i bastoni fra le ruote delle famiglie e delle aziende.

Intenzioni di acquisto in dettaglio

Il dato peggiore per le intenzioni di acquisto riguarda l’abitazione: 27,3%. Solo un mese era il bene-rifugio per eccellenza. Ora pare non essere più tra le priorità degli italiani il cambiar casa. Con quel che ne consegue. Niente più lavori di ristrutturazione in casa, rifacimento di bagni e cucine, sostituzione degli impianti e dei serramenti, che sono gli interventi tipici quando si entra in una casa acquistata da poco. Comprensibilmente penalizzati anche l’auto e lo scooter nuovi, rispettivamente calati del 18,7% e del 23%.

La propensione a ristrutturare casa cede del 5,3% rispetto al mese precedente. Crollano anche gli altri segmenti di mercato collegati: caldaie a condensazione e biomassa -5,3%, pompe di calore – 8,2%, isolamento termico -9,7%, impianti fotovoltaici e termici -12,5% e, come si è visto in precedenza, pure gli infissi a -15,3%.

a cura di Ennio Braicovich