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Klimahouse 2017: Cino Zucchi e la rigenerazione urbana

Tra gli attesi ospiti di Klimahouse 2017, a Fiera Bolzano dal 26 al 29 gennaio, l’architetto Cino Zucchi che parlerà nel convegno CasaClima 2017.

In occasione del suo intervento dal titolo “Densità, urbanità, sostenibilità: nuovi approcci alla rigenerazione urbana”, Cino Zucchi traccia una fotografia dell’evoluzione dei modelli di architettura urbana che si inserisce nel contesto dell'appuntamento con il Convegno CasaClima 2017 .

L’architetto Cino Zucchi, di cui ricordiamo la sede della Salewa a Bolzano (foto in apertura) e la Nuvola della Lavazza a Torino illustrata sul primo numero della rivista The Next Building,  sarà infatti keynote speaker del Convegno CasaClima nell'ambito della dodicesima edizione di Klimahouse, fiera internazionale per l'efficienza energetica e il risanamento in edilizia dal 26 al 29 gennaio a FieraBolzano a cui partecipano relatori di primo piano a livello mondiale. 

In sintonia con il tema del “Putting sustainability into practice” l'intervento di Zucchi lancia, infatti, nuovi stimoli sul tema della rigenerazione urbana: “Se i modelli urbani del secolo scorso, pervasi da ricorrenti metafore biologiche (le strade erano chiamate ‘arterie’, i parchi ‘polmoni verdi’, le case ‘cellule’), sembravano vedere nella città densa il problema e nella diffusione di “villaggi satellite” o di tessuti a bassa densità la soluzione, la cultura contemporanea sta da qualche anno riscoprendo le nozioni di densità e di urbanità, non solo come elementi positivi dal punto di vista sociale e funzionale, ma anche di quello della sostenibilità e della conservazione delle risorse”. “Se, ancora, il secolo scorso è stato dominato dall’espansione della struttura urbana, questo secolo è caratterizzato dalla comprensione del territorio urbano come fatto complesso, stratificato, capace di modificarsi e rigenerarsi attraverso continue metamorfosi”.

L’esame di alcune esperienze progettuali di Cino Zucchi Architetti a varie scale – dal disegno urbano alla progettazione di quartieri, edifici e spazi aperti – permetterà di constatare come queste considerazioni generali possono essere affrontate con una grande attenzione ai contesti locali, alle loro specificità, e alle possibilità di innestare nuovi modelli di vita e lavoro su territori molto diversi per natura e scala.