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Kronos, pannello in vetroresina per porta blindata

L’azienda Bunker Porte Blindate presenta Kronos, il pannello in vetroresina che rende gli ingressi personalizzabili, resistenti e indistruttibili

Il pannello in vetroresina Kronos racconta in un nuovo modo di concire la porta blindata. Materiali e superfici giocano, infatti, un ruolo essenziale per gli ingressi blindati. La sicurezza, normata e certificata, è il primo degli elementi qualificanti del prodotto, vissuto come un valore imprescindibile, ma anche il design è una variabile estetica che pesa sempre di più nella valutazione d’acquisto.

Il pannello in vetroresina

Il pannello esterno, sempre più protagonista viene realizzato in multistrato, alluminio, mdf rivestito in pvc … A questi si aggiunge la vetroresina, un materiale composito, una resina poliestere rinforzata con fibre di vetro che vanta leggerezza, solidità, resistenza meccanica e agli agenti atmosferici.

Il pannello Kronos, progettato e prodotto da Bunker Porte Blindate, azienda del Gruppo Primavera, è in vetroresina catalizzato a caldo, accorgimento che permette di realizzare un oggetto monolitico indistruttibile dal punto di vista meccanico, mentre la natura stessa della vetroresina lo rende resistente a qualsiasi sollecitazione atmosferica o chimica. Dopo l’estrazione dallo stampo il pannello viene pulito e verniciato, non sono necessarie altre lavorazioni. La verniciatura viene effettuata in azienda con un impianto automatizzato di verniciatura airless per l’applicazione di vernici all’acqua i cui pigmenti sono insensibili alla luce e danno ottimi risultati di stabilità del colore. Relativamente alla finitura, il pannello in vetroresina Kronos è caratterizzato e impreziosito dall’effetto legno, proposto in quattro colorazioni scelte attentamente, tinta noce, colore verde, bianco e grigio “Milano” e possono essere personalizzati tramite pantografatura.

Comunque, il pannello in vetroresina Kronos è verniciabile in qualsiasi colore RAL non solo industrialmente. Elevate le caratteristiche di resistenza meccanica, agli agenti atmosferici e chimici e all’invecchiamento. Ha anche proprietà antimuffa, antibatteriche e non presenta problemi di rottura e scolorimento. Resiste fino a 160 gradi e abbassa rapidamente la temperatura superficiale, in clima estivo, a differenza di altri materiali che restano caldi più a lungo.

L’uso della vetroresina nella costruzione del rivestimento esterno delle porte blindate risale a qualche decennio fa ma, a dire il vero, senza risultati ottimali perché «La tecnologia usata derivava dalla nautica, che è sempre stato uno dei settori con maggior esperienza e consumo di vetroresina  spiega Luciano Zonta, amministratore Bunker – La nautica usa una formulazione della resina che catalizza a freddo, rendendo necessaria l’applicazione successiva di gelcoat per uniformare la superficie. Nell’utilizzo come pannello di rivestimento per porte d’ingresso, le porte inevitabilmente sono esposte all’insolazione, la vetroresina dilata più del gelcoat che, di conseguenza, può lesionarsi. Si possono formare crepe più o meno sottili che l’utente finale considera un danno irreversibile. Obiettivamente, dato il costo piuttosto elevato del prodotto catalizzato a freddo, è comprensibile la reazione negativa dell’utente di fronte al difetto, seppure minimo».