Progetti

Lussemburgo: progetto enogastronomico con scorrevoli in legno a libro

Il Truffle Bistrot Luxembourg progetto enogastronomico sulle delizie del Piemonte dello studio Yetmatilde di Michele Carfalli presenta portoni e scorrevoli a libro in legno firmati da Navello.

Il Truffle Bistrot Luxembourg, 16 Avenue Monterey, Ville Haute Luxemburg, è il nuovo progetto enogastronomico di San Maurizio 1619 che porta a Lussemburgo le tradizioni culinarie piemontesi. Il progetto fa parte del concept introdotto negli ultimi anni dal suggestivo Relais&Châteaux nell'ex-monastero di Santo Stefano Belbo (CN):  più che un ristorante un luogo in cui si valorizzano ingredienti e sapori del territorio, a partire dal tartufo, una delle più rinomate eccellenze dell'Albese.

Gli architetti dello studio torinese fondato da Michele Cafarlli (www.yetmatilde.it) hanno scelto per il nuovo Truffle Bistrot, 4 serramenti della linea Seta 2.0 Navello scorrevoli a libro nell'essenza pino lamellare. Inoltre i portoni di primo ingresso -sempre personalizzati in base alle richieste dei progettisti- appartengono alla linea Novecento con maniglione antipanico certificato per le vie di fuga. Robusti e affidabili, uniscono alle naturali proprietà isolanti del legno pannelli coibentati in MDF idrofugo per aumentare la resistenza alle intemperie e raggiungere una trasmittanza termica di 1,32 W/m2K.

“Incorniciare i nostri prodotti, valorizzare e mettere letteralmente in vetrina la qualità delle nostre terre ci rende particolarmente orgogliosi” a dirlo è Gianluca Navello, portavoce dell'azienda che da 5 generazioni produce serramenti in legno di altissima qualità.

Il Truffle Bistrot, 220 m2, progettato da yet|matilde + /LAM  si sviluppa su due 2 piani e per la sua realizzazione è stata completamente riprogettata la composizione della facciata. L'ingresso a piano terra, con pavimentazione in cementine e pietra, è adibito a bar/caffetteria ed esposizione dei prodotti gastronomici tipici delle Langhe. Nel piano superiore si sviluppa il laboratorio della cucina, completamente visibile grazie ad ampie vetrate all'interno della sala che può ospitare fino a 50 persone. Le superfici delle pareti e dei soffitti alternano finiture architettoniche originali a decorazioni applicate, come tinte in quarzolite o tappezzerie elaborate dai disegni di Nicola Oliveri. Gli ambienti sono intenzionalmente semplici e i materiali tipicamente locali; gli elementi decorativi prendono spunto dalle documentazioni botaniche monasteriali. Le essenze dei prodotti vengono invece cristallizzate dalle opere in resina del designer Marco Stefanelli.