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Macchine lavorazione serramenti legno: Rover C di Biesse

Potenza e precisione per Rover C la nuova unità operatrice a 5 assi interpolanti di Biesse che permette di realizzare lavorazioni su legno complesse garantendo qualità e precisione.

Rover C è il nuovo centro di lavoro Biesse per produrre in modo agevole mobili, scale e componenti del serramento di qualsiasi forma, dimensione e spessore. E’ stato concepito per l’impiego in lavorazioni gravose che richiedono utensili e aggregati di grandi dimensioni.

Combinando i gruppi 5 assi e 4 assi è possibile processare qualsiasi tipologia di prodotto. Gli assi Y indipendenti, che consentono di eseguire cambi utensili senza pesare sui tempi ciclo, e le elevate velocità degli assi e accelerazioni garantiscono un’alta produttività.

Il mercato chiede un cambiamento nei processi produttivi che consenta di accettare il maggior numero di commesse possibili. Tutto ciò mantenendo alti standard di qualità, personalizzazione dei manufatti con tempi di consegna rapidi e certi e soddisfacendo le richieste degli architetti più creativi. Biesse risponde con soluzioni tecnologiche che valorizzano e supportano l’abilità tecnica e la conoscenza dei processi e dei materiali.

Unità operatrice a 5 assi interpolanti da 21,5 kW e 8000 giri/m, la più potente sul mercato, che permette di realizzare la­vorazioni complesse garantendo qualità e precisione. Velocità vettoriale degli assi da 124 a 156 m/1’ e accelerazioni da 3,5 a 5 m/sec² per un’elevata produttività. Tempi nulli di attrezzaggio macchina grazie a nuove soluzioni per il cambio utensile che permettono di avere oltre 100 utensili sempre disponibili. La possibile combinazione dei gruppi 5 assi e 4 assi permette di processare qualsiasi tipologia di prodotto. Gli assi Y indipendenti consentono di eseguire cambi utensili in tempo mascherato utilizzando il maggior numero di utensili disponibili in macchina.

Un esempio? Alla Alpilegno, che produce finestre in legno sul Lago di Garda, si effettua prima la levigatura e poi la profilatura si utilizza una linea con Uniwin (Biesse) come elemento centrale. Le porte sono prodotte invece con una Rover C6 a cinque assi.

“Considero Uniwin già di per sé una buona macchina profilatrice, ma per me era importante l´interazione con gli altri componenti della linea, come la piallatrice, la levigatrice o la pressa. La soluzione di Biesse mi piace, è compatta, le macchine sono efficienti e l´utilizzo, visto che provengono tutte da una stessa “mano”, è semplice da imparare” sottolinea Loris Cellana, titolare Alpilegno

La precisione dell´assemblaggio consente di evitare la pulitura dei residui di colla sulla cornice, ne consegue che la calibratura e la levigatura delle superfici devono essere posizionate una di seguito all´altra per poter andare in pressatura direttamente dopo la profilatura. Non si esegue, inoltre, la classica verniciatura dei singoli pezzi prima della pressa. Infatti, verniciamo il telaio per intero. La compatta linea di produzione occupa appena 15×15 metri, i pezzi vengono sempre movimentati in avanti e indietro dalla piallatrice fino alla profilatrice, lasciando lo spazio anche per un corridoio da passaggio.

L'appuntamento per vedere realizzata la fabbrica 4.0 accessibile a tutti è a Xylexpo 2016 dal 24 al 28 maggio presso il Padiglione 1 di Fiera MIlano Rho. “Questa rivoluzione, che vorremmo rendere applicabile da tutti, ha l’obiettivo di coniugare i grandi numeri della catena di montaggio con la personalizzazione e il valore dell’artigianato. In un mondo in cui vince chi offre personalizzazione e qualità a costi sempre più bassi la fabbrica diventa digitale: le macchine comunicano tra loro attraverso sistemi di automazione e software di dialogo che sono in grado di immaginare, simulare la costruzione e testare un prodotto prima ancora di averlo realizzato” afferma Raphaël Prati, direttore marketing e comunicazione Biesse Group.