Blog

Marcatura CE Tagliafuoco. Molto rumore per nulla

Sulla marcatura CE delle porte tagliafuoco (porte pedonali esterne e portoni interni ed esterni), oggetto di una recente Circolare del Ministero dell’Interno e di un dibattito davvero acceso anche su queste pagine (clicca qui), e tale da meritare un titolo shakespeariano,  interviene l’ing. Giovanni Tisi, specialista in marcatura CE dei serramenti. Tisi può vantare di aver portato in marcatura decine se non centinaia di serramentisti, falegnami…Al ragionamento dell’ing. Tisi aggiungerei solo la considerazione relativa al sistema di attestazione della costanza della prestazione che è AVCP1 che presuppone la presenza del controllo dell’ente notificato. Tuttavia occorre notare che molte aziende del settore tagliafuoco operano sotto il regime della ISO 9001 (che facilita moltissimo chi deve cominciare a operare sotto AVCP1) e che molti produttori già lavorano sotto AVCP1 avendo al loro attivo porte esterne sulle vie di fuga che richiedono tale qualificazione. (eb)

Foto: Istituto Giordano


Leggo sui vari Forum i primi risvolti della Circolare del Ministero dell’Interno sulle porte pedonali e i portoni tagliafuoco. Colpisce molti il fatto che le porte interne, se separano due ambienti a clima diverso (ad esempio, collocati a temperature differenti), vadano trattate come porte pedonali esterne e quindi soggette alla relativa normativa europea EN14351-1 (marcatura CE, DoP ecc).

Pur non conoscendo in maniera approfondita la materia della sicurezza antincendio, conosco abbastanza il tema della marcatura CE per i serramenti esterni (finestre, porte d’ingresso…). Onestamente non comprendo dove stia tutto questo problema sollevato da alcuni.

Lascio agli specialisti normatori i distinguo, le difese in punta di diritto, le definizioni virgola e non punto e virgola, sicuramente doverose per avere certezze almeno nelle applicazioni normative.

Mi metto invece nei panni di chi, produttore di porte tagliafuoco, si è trovato spiazzato dalla Circolare ministeriale (però aveva ben 3 anni di tempo…) che gli richiede ora la marcatura CE per le porte pedonali esterne e quelle interne che separano due ambienti a clima diverso.

La domanda che mi pongo è: quanto tempo ci metto a marcare CE in perfetta regola con la EN 14351-1 una porta tagliafuoco?

Per la EN 14351-1 posso già attribuire di default la classe 2 di permeabilità all’aria (da tabella). Per la tenuta all’acqua scrivo NPD e per il vento idem NPD. Essendo porte per ambienti interni si presume che l’acqua e il vento siano sollecitazioni poco presenti. Dovrò dichiarare SI per l’assenza di sostanze dannose.

Resta la trasmittanza termica. Devo far fare un calcolo in base alle EN 10077-1 e -2, come hanno fatto fare tanti falegnami e serramentisti in questi anni di marcatura CE sui serramenti esterni.

Stop! E’ tutto qui. Non c’è null’altro da fare.

Le aziende devono solo aggiungere due righe a quello che fanno già. Poi, se qualcuno inizierà a chiedere la tenuta all’acqua di classe superiore o la resistenza al vento certificata, dovrò spendere la bellezza di 800 euro per portare due campioni in laboratorio. Non mi pare impegno insuperabile.

Ing. Giovanni Tisi,

Studio Tisi di Consulenza Serramenti

a cura di Ennio Braicovich