Attualità

Relazione tecnica e sostituzione serramenti in Lombardia. Lettera aperta a un certificatore energetico

Si accende il dibattito su un tema che rischia di bloccare l’industria e l’artigianato del serramento nella regione più popolosa d’Italia

 

Venerdì 5 abbiamo pubblicato la notizia che alcuni studi di ingegneria stanno già cercando di promuovere la relazione tecnica (vedi news) riprendendo parti di una mail inviata ai serramentisti lombardi e mascherando ogni possibilità di identificazione del mittente. Come capita per le informazioni di rilievo abbiamo postato sulla pagina Facebook di guidafinestra la notizia. Tra gli oltre 1700 visualizzatore della notizia vi è stato anche l’autore della mail riportata, E’ l’arch. Marco Grasselli, certificatore energetico, dello Studio T Project Società di Ingegneria Srl di Milano che posta a sua volta il seguente commento leggermente acido:

domani ne invio anche il triplo! sempre a disposizione! in questo articolo naturalmente non si citano le numerose risposte fornite ai serramentisti che non sapevano nulla di questa novità…

Abbiamo cercato di contattare l’arch. Grasselli sia venerdì pomeriggio che stamane ma non c‘è stato verso di averlo al telefono. Avremmo voluto sapere qualche cosa di più sulla sua iniziativa, sulla base giuridica su cui essa poggia e naturalmente sui costi del servizio che offre. Gli rispondiamo brevemente su Facebook e qui in maniera più articolata con una lettera aperta.


Gentile arch. Grasselli,

grazie anzitutto per il suo post su Facebook.

Permetta qualche osservazione sulla sua iniziativa di informare i serramentisti lombardi sulla necessità di una relazione tecnica in caso di sostituzione di serramenti..

Anzitutto al momento in cui Lei scrive la sua -5 febbraio 2016 – non risulta che la Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia abbia emesso una disposizione (o nemmeno una FAQ sul sito del CENED) in merito alla necessità di una Relazione tecnica nel caso di sostituzione di serramenti (intervento di riqualificazione energetica) anche in situazione di manutenzione ordinaria. Sbagliamo? Saremmo lieti di una smentita.

Confermano, invece, quanto Lei scrive alcune comunicazioni verbali a chi le sta rispondendo da parte di membri della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile (di cui si è data pronta notizia sul sito) e la risposta ufficiale scritta da parte di Mauro Fasano, responsabile della stessa Direzione, al direttore dell’Associazione Unicmi Pietro Gimelli in cui si attesta tale necessità (vedi news). Una lettera ufficiale è un atto importante ma rimane pur sempre una lettera. Sulla stessa materia, ad esempio, Regione Emilia-Romagna ha inserito le proprie decisioni all’interno dell’ Allegato di una Deliberazione della Giunta Regionale che recepisce i decreti del 26 giugno 2015 in tema di efficienza energetica (vedi news).

Tuttavia, alla luce dell’assenza di un atto giuridico formale (anche le FAQ di CENED valgono quello che valgono, mi consenta) la sua iniziativa mi è sembrata un pò precipitosa vista pure l’assenza, come la sua stessa mail testimonia, di una documentazione apposita da parte delle Autorità comunali.

Fa piacere sapere che Lei si impegni a impegni a informare il settore dei serramenti su un nuovo obbligo di legge che di fatto – Lei lo conferma – è un obbligo del committente. Probabilmente, quando esisterà un atto giuridico formale da parte di Regione Lombarda, ritengo sarebbe più utile informare i cittadini lombardi che desiderano sostituire i serramenti. Ritengo anche che non saranno molto contenti di venire a conoscenza che è stato introdotto dalla Regione quello che apparirà loro subito come un nuovo e costoso balzello.

Ho chiesto ad amici ingegneri certificatori energetici di Lombardia dell’entità del possibile costo della relazione tecnica per un appartamento normale. Mi parlano tutti di un costo variabile tra 800 e 1500€, salvo complicazioni. Lei comprenderà che una cifra simile, nel caso estremo di sostituzione di una porta di ingresso scassinata o di una finestra rotta, diventa insopportabile. Si tratta di una cifra pesante anche per una famiglia normale che voglia sostituire le sue 4-5 finestre di casa. Siamo al di là del ragionevole rapporto costi/benefici.

Entrando nel merito delle recenti disposizioni lombarde e nazionali è curioso notare che non esiste obbligo di relazione tecnica “nel caso di sostituzione del generatore di calore con uno avente potenza nominale del focolare inferiore alla soglia prevista dall'articolo 5, comma 2, lettera g), del regolamento di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n.37, pari a 50 kW”, a meno che non si cambi combustibile o tipologia di generatore. Un generatore da 50 kW è quello di un piccolo condominio. Quindi, per niente un intervento minimo.

La relazione pretesa da Regione Lombardia anche per minime sostituzioni di serramenti nel caso di manutenzione ordinaria ingenera di fatto una situazione di palese iniquità di trattamento tra operatori del settore impianti e di quello dei serramenti. Una situazione che avrà per risultato sicuro una ripresa dell’economia sommersa con i relativi danni all’Erario e alla comunità favorendo una competizione sleale tra gli stessi operatori, una mancanza di rispetto delle leggi sull’efficienza energetica a detrimento della qualità delle opere e in ultima analisi a danno dei clienti. E’ questo quello che si vuole?

Quello che ha senso per noi è invece rilanciare anche in Lombardia e nelle altre Regioni quanto deciso da Regione Emilia-Romagna che afferma: “nel caso in cui l’intervento preveda la mera sostituzione di elementi edilizi o di sistemi tecnici per l’edilizia funzionalmente autonomi e dotati di caratteristiche prestazionali certificate, la conformità delle opere realizzate rispetto al progetto è attestata, dall’impresa esecutrice”.  Una attestazione che va “allegata alla richiesta di certificato di conformità edilizia e agibilità ovvero alla comunicazione di fine dei lavori per le opere soggette a CIL. Nel caso di intervento di attività edilizia libera non soggetto a CIL la stessa documentazione è conservata dal proprietario o da chi ne ha titolo”.

Semplice, lineare e per niente costoso. Troppo facile?

Con i migliori saluti

Ennio Braicovich