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Studio PHI su comfort, igiene e finestre

Come evitare la formazione di condensa e muffa. Un nuovo studio di PHI Passivhaus Institut sul “Comfort abitativo” attesta l’influsso positivo dei distanziatori warm-edge

PHI, il Passive House Institute, ha realizzato uno studio sul “Comfort abitativo” in cui dimostra quale influsso la qualità delle finestre e la scelta dei distanziatori hanno sul comfort e attesta l’influsso positivo dei distanziatori warm-edge detti anche bordo caldo. L’Istituto di Darmstadt, ricordiamo, è stato fondato nel 1996 dal Prof.Dr. Wolfgang Feist ed è un ente di ricerca indipendente con un team interdisciplinare in costante crescita, che ha sviluppato il concetto di casa passiva.

Nell’ambito del suo studio “Comfort abitativo”, il PHI si è occupato della questione di come i criteri di comfort e igiene nelle finestre possano essere definiti e rispettati nelle diverse zone climatiche. “In genere le finestre sono ancora gli elementi termicamente più deboli degli edifici” spiega il prof. dott. Benjamin Krick, amministratore del Passivhaus Institut. “Importanti per le relative prestazioni sotto il profilo del comfort tecnico sono inoltre l’ubicazione dell’edificio e il suo ambiente climatico”.

Lo studio opera una distinzione tra clima artico freddo, temperato freddo, temperato caldo e caldo. Alla base dell’analisi ci sono diversi serramenti in plastica con vetratura doppia, tripla o quadrupla cui si aggiungono distanziatori in alluminio e acciaio inox nonché il distanziatore warm-edge ad alta efficienza energetica Swisspacer Ultimate.

“La scelta del distanziatore ha un grosso influsso sulla qualità termica della finestra e, quindi, su comfort e igiene” sintetizza i risultati il prof. Krick. “Con i distanziatori ad alta efficienza in plastica le finestre soddisfano i requisiti con mezzi certificati e pertanto richiedono un impegno ridotto per i costruttori di infissi.

Le conclusioni dello studio di PHI

Lo studio di PHI mostra come la scelta del distanziatore abbia un influsso importante sulla qualità termica della finestra. A partire dal clima temperato caldo si raccomanda in genere una tripla vetratura in abbinamento con distanziatori ad alta efficienza energetica come lo Swisspacer Ultimate. Così, persino con i telai per finestre non isolati, altamente diffusi in queste regioni, sarebbe possibile raggiungere i valori necessari per il comfort e l’igiene. Un risultato che sorprenderà decisamente molti lettori.

Con finestre per telai ben isolate, conclude lo studio, si possono soddisfare i requisiti del clima temperato freddo e temperato caldo, sia mediante distanziatori in acciaio inox sia mediante il distanziatore di livello superiore di Swisspacer. Per i requisiti del clima freddo e artico è necessario lo Swisspacer Ultimate in abbinamento con un telaio ben isolato.

Lo studio in inglese con le relative tabelle può essere scaricato qui. In allegato il comunicato di Swisspacer, società di Saint-Gobain, un’azienda operante a livello mondiale e protagonista di primo piano nella produzione di distanziatori “warm-edge”.

Con l’occasione ricordiamo che Swisspacer è partner del Serramentour d’Autunno.

a cura di EB

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CS SWISSPACER comfort termico