Progetti

Arcadia Center a Milano è un esempio di rigenerazione urbana

Un progetto di rigenerazione quello che ha coinvolto due esistenti edifici trasformati  nel quartier generale di Volkswagen Leasing e VolksWagen Bank a Milano.

Arcadia Center è il nome della sede di Volkswagen Leasing GmbH e Volkswagen Bank GmbH realizzata a Milano dal team costituito da Studio Giuseppe Tortato Architetti, F&M Ingegneria e Tekser ingegneria. La progettazione delle facciate, dell’involucro e dei serramenti è stata a cura di Eurodesign di Adriano Crotti. Sistemi per facciate e serramenti: Metra, sistema Poliedra Sky 50. Produttore di facciate e serramenti in alluminio: Sermeca.

Si tratta di un’operazione di restyling di due corpi di fabbrica esistenti e attigui degli anni Settanta dell’ex Alfa con l’eliminazione di elementi aggiuntivi e non strutturali per realizzare un nuovo edificio dagli innovativi contenuti tecnologici e di comfort interno.

L’intervento si articola su una superficie totale di 23.000 mq è stato sviluppato in team con tecnologia Bim per essere aggiornato costantemente sulle eventuali verifiche da parte del committente. Nello specifico il corpo sud si affaccia su un’area verde con un’ampia visuale verso il paesaggio circostante e il nuovo skyline della città, che la ristrutturazione ha voluto valorizzare.

Il corpo nord è caratterizzato da un edificio regolare con copertura a falde inclinate a pendenza variabile, che originariamente conteneva un auditorium. Il progetto architettonico ha cercato di recuperare la dinamicità dell’impianto architettonico preesistente, mantenendo gran parte dello scheletro strutturale ma creando di fatto un edificio totalmente nuovo non solo per il design esterno delle facciate ma soprattutto per quanto riguarda l’impiantistica ( climatizzazione con due pompe di calore polivalenti condensate ad acqua di falda e a una pompa di calore per la produzione di acqua ad altissima temperatura, fotovoltaico in copertura) per poter ottenere la certificazione Leed Silver.

Gli interventi operati sull’involucro dell’Arcadia Center hanno avuto lo scopo di adattare la struttura originaria alle nuove esigenze degli ambienti di lavoro (su progetto de Il Prisma): la luce naturale penetra all’interno dell’edificio attraverso nuove schermature in facciata e sfruttando l’apporto solare durante l’inverno con un netto miglioramento delle prestazioni energetiche e del benessere degli occupanti.

Il corpo sud presenta un sistema di vetrate a tutta altezza, portate in posizione avanzata rispetto al filo di facciata esistente, in modo che i pilastri siano interni all’involucro e prevalga l’andamento orizzontale dell’edificio, sottolineato dai nuovi nastri in alluminio bianco.

Le fasce, che avvolgono la facciata principale, aprendosi nella parte centrale e chiudendosi verso gli spigoli ciechi dell’edificio, generano un andamento sinuoso che abbraccia il perimetro originario del palazzo. Si creano, così, terrazze e tasche in quota per ottenere un ambiente gradevole e luminoso, aperto verso l’esterno.  Lo stesso anche per il corpo nord ma completato con di elementi in lamiera presso piegata forata per non ostacolare il passaggio di luce ma evitare l’abbagliamento. L’ombreggiamento sui lati est e ovest è ottenuto tramite il posizionamento di lamelle verticali che richiamano quelle originarie.

Il vetro dell’Arcadia Center è ampiamente utilizzato consentendo un rapporto simbiotico fra interno ed esterno, fra architettura e città. L’Arcadia Center si sviluppa su due piani interrati adibiti a magazzini, locali tecnici e autorimesse, un piano rialzato con la reception, spazi comuni, mensa, depositi e uffici integrati, cinque piani fuori terra destinati a uffici.

(ph. Moreno Maggi)

a cura di Margherita Toffolon