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Bonus Facciate 90%. Cumulabile con ecobonus e bonus casa, dice Franceschini

Lo assicura, in un’intervista al Sole24Ore, di oggi il ministro dei Beni culturali e padre della proposta. Non vi sarà conflitto con altre detrazioni

Il bonus facciate 90% sarà cumulabile con le agevolazioni per il risparmio energetico e per le ristrutturazioni delle abitazioni. Lo afferma il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini in un’intervista, che lascerà il segno, al Sole24 Ore di oggi. Così la proposta che ha suscitato immediatamente l’interesse generale dei cittadini e degli operatori dell’edilizia supera le osservazioni critiche di chi (tra cui anche quelle di parecchie associazioni ed esperti, ivi incluse le nostre) vedeva il provvedimento slegato dalle oggi necessarie opere per il risparmio energetico e di ristrutturazione delle abitazioni.

Il bonus facciate 90%, pensato per rendere più bella l’Italia, sarà anzitutto valido per tutti gli edifici privati. Starà a una circolare dell’Agenzia delle Entrate a definire gli interventi ammessi e a definire il perimetro della nuova agevolazione fiscale prevista all’articolo 25 della Legge di Bilancio 2020.

Dice Franceschini: “si potrà tinteggiare la facciata e allo stesso tempo eseguire interventi che rientrano nell’ecobonus e usufruire di entrambe le detrazioni: quella per le facciate al 90% – senza limiti di spesa e prevista solo per il 2020 – e quella sull’efficientamento energetico al 65%, che già esiste e con la manovra è stata prorogata insieme all’agevolazione sulle ristrutturazioni”.

Quanto all’origine della proposta il ministro riconosce una sorta di paternità a Innocenzo Cippoletta: “Così l’ho riproposta adesso. La norma prende spunto dalla legge, ancora in vigore, che il ministro della cultura francese Malraux mise a punto negli anni 50 per ripulire gli edifici in quell’epoca anneriti dall’uso del carbone. Le città, a cominciare da Parigi, diventarono più belle. Da noi ne hanno bisogno soprattutto le periferie, perché, se i centri storici possono avere un livello di manutenzione e di conservazione medio-alto, nelle periferie ci sono edifici di 60 anni sui quali non è mai stato fatto alcun intervento. E degrado chiama degrado, mentre la bellezza chiama rispetto».

Per altro Cippolletta è membro del Comitato consultivo di Finco. E in tale veste lanciò la proposta primigenia durante il convegno ventennale della Federazione (vedi news) tenutosi a Milano nel 2015.

Per ora il bonus facciate 90% è limitato al 2020. Poi si vedrà, afferma Franceschini: “L’intenzione è di dare un impulso immediato all’economia. Poi vedremo come il bonus funzionerà e quanto costerà. Bisognerà capire quanti ne usufruiranno. La copertura è, infatti, calcolata su una determinata percentuale di edifici. Ritengo sarà un successo e l’impulso alle entrate Iva, Irpef e al Pil sarà forte. Si prendono i classici due piccioni con una fava: le città saranno più belle e si darà uno scossone all’economia”.

Ora la proposta passerà al vaglio della Legge di Bilancio. Difficile ipotizzare delle opposizioni. E poi, se tutto andrà bene, quello della Circolare delle Entrate.

L’articolo è a pagina 3 del giornale economico oggi in edicola

a cura di Ennio Braicovich