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Cambiamenti climatici. In aumento temperature ed emissioni. Record Italia

Il 2018 è stato al mondo il quarto anno più caldo. In Italia è stato l’anno più caldo dal 1800

I cambiamenti climatici esistono e come! Nel giro di poche sono giunte in redazione due notizie al riguardo. La prima riguarda gli effetti a livello mondiale, la seconda l’Italia.

Secondo il report pubblicato dal Climate Change Service di Copernicus (CS3), il programma europeo per l’osservazione satellitare della Terra, il 2018 è stato il quarto anno più caldo di sempre. Inoltre, le emissioni di CO2 hanno continuato ad aumentare. Anche per l’Italia il 2018 è stato un anno record per le temperature essendo stato l’anno più caldo dal 1800 secondo i dati forniti dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del CNR.

I dati raccolti dal Climate Change Service di Copernicus (CS3) mostrano che la temperatura media globale è stata di 14,7°C, superiore di 0,4°C alla media del periodo 1981-2010 e inferiore di 0,2°C a quella del 2016, l’anno più caldo mai registrato. Il report conferma la tendenza recente: gli ultimi quattro sono stati infatti i quattro anni più caldi mai registrati. La temperatura media degli ultimi cinque anni è stata di 1,1°C superiore alla media preindustriale. Inoltre, come avevano anticipato gli esperti, Copernicus ha confermato che le emissioni di CO2, una delle chiavi dell’effetto serra e del riscaldamento globale, hanno continuato ad aumentare.

Qualche settimana fa il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici ha lanciato un monito, sostenendo che è essenziale mantenere l’aumento globale delle temperature al di sotto di 1,5ºC rispetto a livelli dell’era preindustriale.

In questo quadro non sorprendono le informazioni sui cambiamenti climatici per l’Italia che giungono dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del CNR . Esse attestano che il 2018 è stato l’anno più caldo dal 1800 ad oggi per il nostro paese. Con una anomalia di +1.58°C sopra la media del periodo di riferimento (1971-2000) ha superato il precedente record del 2015 (+1.44°C sopra la media).

A parte i mesi di febbraio (con un’anomalia negativa) e marzo (in media rispetto al trentennio di riferimento), tutti gli altri dieci mesi del 2018 hanno fatto registrare anomalie positive e nove di essi di oltre 1°C rispetto alla media. Particolarmente eccezionali sono stati i mesi di gennaio (il secondo gennaio più caldo dal 1800 ad oggi con una anomalia di +2.37°C rispetto alla media) e aprile (il più caldo di sempre, con un’anomalia di +3.50°C rispetto alla media).

“L’anomalia del 2018, se presa in esame singolarmente, affermano gli scienziati dell’Istituto del CNR, non ci permette di trarre conclusioni relativamente alle tendenze in atto; tuttavia, se vista nel contesto degli ultimi 220 anni di storia climatica dell’Italia, è l’ennesima conferma del fatto che siamo in presenza di un cambiamento climatico importante per il nostro paese. Significativo è il fatto che tra i 30 anni più caldi dal 1800 ad oggi 25 siano successivi al 1990”.

(eb)

Immagine: fonte Copernicus Climate Change Service, ECMWF, Commissione europea