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Coronavirus. Faré, Unicmi: “Non c’è un minuto da perdere”

Il presidente dell'associazione: "Occorrono misure che siano in grado di rendere il 2020 un anno di sofferenza ma non un anno che possa essere ricordato come una catastrofe."

Contro il coronavirus occorre salvaguardare il settore delle costruzioni. Quindi, misure economiche in grado di assicurare la sopravvivenza delle Aziende e la continuità di reddito per i cittadini. Occorre rafforzare gli incentivi fiscali per la casa e potenziare in maniera significativa le aliquote di detrazione. Non c’è un minuto da perdere. E’ questo il messaggio che il presidente di Unicmi lancia a Governo, Regioni e a tutte le istituzioni per fronteggiare l’attuale emergenza nazionale.

Guido Faré

Così Faré: “In questo momento emergenziale la prima cosa che va detta è che vanno seguite alla lettera tutte le direttive imposte dal Governo, dalle Regioni, dalle Autorità sanitarie. L’emergenza Covid-19 è un’esperienza inedita che sta mettendo a durissima prova l’intera nazione e con essa tutto il settore produttivo italiano di cui, il comparto dei serramenti e delle facciate è parte integrante. Attendiamo dal Governo e dalle Regioni (per quanto di competenza delle specifiche Istituzioni) un pacchetto di misure economiche in grado di assicurare la sopravvivenza delle Aziende e la continuità di reddito per i cittadini.

Il settore delle costruzioni va salvaguardato sia riguardo l’individuazione di soluzioni che permettano di onorare i contratti in essere (soprattutto riguardo a quelli firmati a livello internazionale) tutelando gli operatori da tutti i punti di vista (compresi gli aspetti legali) in caso di impossibilità di onorarli per blocco forzato dell’attività produttiva.

Parallelamente il Governo deve mettere immediatamente mano a tutto il pacchetto di incentivi (bonus casa, ecobonus, sisma bonus, bonus facciate) rafforzando in maniera significativa le aliquote di detrazione in modo tale da sostenere il mercato una volta che sarà terminata l’emergenza e tornerà ad essere presente un minimo di propensione all’acquisto da parte delle famiglie italiane.
Misure che siano in grado di rendere il 2020 un anno di sofferenza ma non un anno che possa essere ricordato come una catastrofe. Se non c’è un minuto da perdere in fatto di prevenzione della diffusione del contagio da COVID-19, non c’è neppure più tempo da perdere per mettere in sicurezza un intero sistema produttivo che rischia moltissimo e con esso centinaia di migliaia di posti di lavoro”.

L’impatto da coronavirus

L’appello segue immediatamente la pubblicazione del Rapporto 1-2020 di Unicmi a cura dell’Ufficio Studio Economici coordinato dal prof. Carmine Garzia. Nonostante la chiusura al 28 febbraio, il Rapporto è riuscito a dare una nota di estrema attualità inserendo last minute delle preziose considerazioni e valutazioni sul possibile impatto dell’infezione da coronavirus.

Carmine Garzia
Carmine Garzia

Spiega Garzia: “Di fronte allo tsunami economico che sta arrivando e contro il quale ci si sente impotenti è importante per tutti noi riuscire a valutarne l’impatto sulla crescita economica. C’è un drammatico rallentamento dell’economia che è già in atto.

Molto dipenderà dalle misure di contenimento che ci si attende dal Governo, dall’Unione europea e dalla BCE. Sicuramente quanto sta succedendo sta influenzando fortemente il comportamento dei consumatori. C’è da attendersi una consistente contrazione dei consumi se il fenomeno si concentrerà nell’arco di un trimestre. Ma se dovesse prolungarsi oltre al trimestre, assisteremo certamente a una contrazione degli investimenti. Il che sarebbe molto grave.

Con i colleghi dell’Università della Svizzera italiana ipotizziamo che il rallentamento della crescita (nota bene, crescita) si potrà ripercuotere con un -20% sui beni di largo consumo, con un -15/20% sugli investimenti in beni strumentali e con un -12% degli investimenti nel settore delle costruzioni”.

In assenza di coronavirus, Unicmi prevedeva un discreto/buon 2020 (clicca qui). Ora tutto è messo in questione.

a cura di Ennio Braicovich