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Costruzioni e serramenti metallici. L’Assemblea generale Unicmi: ”Uscendo dal tunnel…”

A Milano il consesso annuale dell’associazione dell’involucro e dei serramenti metallici tra analisi spietate della situazione dell’edilizia e del settore e progetti imminenti

Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è. Così potremmo riassumere il senso dell’Assemblea generale annuale di Unicmi, l’associazione dell’involucro e dei serramenti metallici che si tenuta stamane a Milano. Buono l’inizio con un messaggio di auguri di Matteo Renzi, quasi declamato dal direttore Pietro Gimelli, che ha ribadito l’impegno per protrarre le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni, il risparmio energetico e le azioni antismiche. Un messaggio in cui inevitabilmente si è ritrovata tutta l’assemblea.  

Inutile negarlo: il settore sente il peso dei 7 anni di crisi e l’associazione lo avverte.  Eppure si va avanti tirando la cinghia cercando quei barlumi di luce da fuori del tunnel che indichino una positiva via di uscita. Certo, la relazione del prof. Carmine Garzia, spietata nei suoi termini, come l’ha definita il presidente Riccardo Casini, lascia intravvedere ancora poche speranze. Male la redditività delle aziende, il ROS, il ROIC, il tasso di indebitamento, il rapporto posizione finanziaria netta/EBIT e chi più ne ha, più ne metta.

La ripresa è insufficiente. Permangono la compressione di prezzi e margini, i rischi finanziari, il ‘blocco’ del capitale investito. Un barlume di positività può solo venire innestando un circuito di ripresa operativa investendo (nota bene, investendo) in processi produttivi, logistici e di gestione del cantiere. Il cantiere, là dove molti sono caduti in questi anni. Ovvero si tratta di investire in uomini, competenze, conoscenze, programmi e prodotti.

E allora occorre imbastire un nuovo rapporto con il sistema finanziario tirando la volata al successivo oratore, Roberto Cassanelli, presentato come figura apicale di Unicredit dal moderatore Marco Perazzi responsabile dell’Ufficio Studi Unicmi. Pur permanendo un quadro finanziario incerto lo scenario attuale pone non solo sfide ma anche opportunità. Vedi i bassi tassi di interesse, la crescita a doppia cifra delle imprese che corrono sul digitale. A proposito siamo molto indietro come paese visto che solo il 3% delle nostre PMI vendono su internet contro il 14% delle inglesi. Come paese abbiamo anche dei buoni fondamentali fatto salvo il debito pubblico. Tuttavia le nostre aziende hanno un problema di taglia: sono piccole. Attenzione a non perdere i segnali di ripresa che pur ci sono nel settore delle costruzioni, anche se limitati a Milano e Lombardia. Si tratta di impostare una crescita dimensionale.

E allora tra le strategie occorre contemplare l’accesso al mercato dei capitali da parte delle PMI, vedi l’esempio dei minibond e naturalmente aprendo nuovi canali di vendita (e-commerce) e programmi forzati di digitalizzazione d’azienda.  Qui entra in gioco il BIM-Building Information Modelling. Un sistema fatto non solo per i grandi attori delle costruzioni e delle facciate continue, ha evidenziato il direttore generale Pietro Gimelli: questo è uno strumento con cui anche i piccoli possono giocare la loro parte. E allora grande attenzione da parte della platea per il BIM illustrato da Edmondo Occhipinti, CEO della società 3-im che ha incantato l’audience con una presentazione ricca di emozionanti filmati digitali. Occhipinti, che vanta 12 anni di esperienza in merito avendo lavorato anche nello studio di Frank Gehry in epoca pioneristica per il BIM, ha fatto toccare con mano che cosa significa questa tecnologia digitale utile, per non dire oggi indispensabile nei grandi lavori, nel nuovo, nel rinnovo e nella manutenzione.

Inevitabile la chiusura a cura del presidente Casini.  Bilancio di quanto fatto nel 2015 e nel 2016. Sorveglianza istituzionale, anzitutto: Codice sugli Appalti, BIM, decreti sull’energia, NTC-Norme Tecniche delle Costruzioni, Mercato, normativa europea e italiana. Con un’azione ad hoc sul coefficiente H’t che rischia di distruggere il mercato delle facciate continue introducendo una pericolosa “modifica genetica dell’involucro degli edifici”. Un’azione molto decisa è in corso a livello ministeriale per modificare l’attuale impostazione dei decreti del 26 giugno 2015. Casini si è espresso anche sul BIM: chi è pronto, ne trarrà profitto al momento della ripresa. Ribadendo di nuovo: il BIM non è solo per le grandi aziende!

Il presidente di Unicmi ha anticipato anche due importanti progetti associativi che stanno per essere varati. Il primo è la Qualificazione della posa in opera con il programma la Posa italiana di Qualità per serramenti, facciate e carpenterie.  Il secondo progetto è la Campagna di comunicazione. Partirà a novembre e sarà digitale. Unicmi e le principali aziende del settore potranno raccontare a 600 mila consumatori il serramento in alluminio. Infine, il Made expo di cui Unicmi è stato ed è fervente promotore. L'aggancio alla ripresa non potrà che passare attraverso una presenza decisa alla fiera dell'edilizia e dell'architettura di Milano.

Unanime in finale l’adesione alla mozione presentata dal vicepresidente vicario Donatella Chiarotto per l’attuazione delle detrazioni fiscali per la sismica e per il rinnovo del bonus del 65% sul risparmio energetico..

Come dire in conclusione: il momento permane per tutti duro ma ce la possiamo fare!

(eb)