Normativa

Decreto Requisiti minimi e Involucro, serramenti, chiusure, tende e vetri. Le Associazioni scrivono ai Ministeri e a Enea

“Occorre allinearsi con le norme europee armonizzate ed eliminare il fattore H’t"

Nicola Fornarelli – Mario Sanvito (ACMI), Piero Mariotto (ANFIT), Maurizio Bottaro – Sergio Fabio Brivio (ASSITES), Giorgio de Giovanni – Arturo Benini (ASSOVETRO), Giancarlo Gamberini – Stefano Mora (CNA), Samuele Broglio (CONFARTIGIANATO), Sebastiano Cerullo – Rita d’Alessandro – Abramo Barlassina (FEDERLEGNO ARREDO), Marco Piana – Andreas Franzelin (PVC FORUM ITALIA), Pietro Gimelli – Paolo Rigone – Lara Bianchi (UNICMI). Sono i membri del Gruppo di Lavoro tecnico “Sistema involucro edilizio” firmatari di una lettera di protesta e di proposta spedita due giorni fa ai ministeri dello Sviluppo economico e Ambiente e all’Enea a proposito del Decreto Requisiti minimi.

La missiva è accompagnata da un corposo documento di una decina di pagine in cui si esaminano in maniera analitica i punti problematici del Decreto, se ne individua l’impatto sulla filiera delle costruzioni e si formula una loro interpretazione.  I punti esaminati sono:

1. Limiti sul parametro tecnico ggl+sh.

2. Sostituzione delle chiusure trasparenti/opache e obbligo di installazione di valvole termostatiche in edifici dotati di impianto centralizzato.

3. Valutazione dei cassonetti ai fini del rispetto dei lmiti di trasmittanza termica delle chiusure trasparenti/opache.

4. Calcolo della trasmittanza delle chiusure trasparenti/opache ai fini del rispetto del requisito ministeriale.

5. Limiti sul parametro tecnico H’T.

Sostanzialmente le associazioni dicono molto cortesemente ai due Ministeri e all’Enea: “Il Decreto è in almeno 5 punti fuori dalle norme europee armonizzate, penalizzando con ciò l’intera filiera delle costruzioni mentre il coefficiente H’T va eliminato”.

Vediamo i dettagli della lettera.

Il Decreto, come noto, (vedi news) fa parte, assieme a due altri DM emanati lo scorso 26 giugno 2015, del nuovo quadro normativo in materia di efficienza energetica in edilizia.  Esso definisce nuovi requisiti minimi di efficienza per i componenti finestrati coinvolti negli interventi di ristrutturazione di secondo livello e di riqualificazione energetica, ha un impatto su tutti i livelli del processo edilizio (dalla progettazione alla produzione fino all’utilizzazione finale).


Il Decreto Requisiti Minimi, scrivono i firmatari della lettera, stabilisce di fatto valori soglia per interventi edili che non implicano una verifica sul fabbisogno di energia dell’edificio e conseguentemente hanno un impatto solo sull’immissione sul mercato dei prodotti da costruzione coinvolti.

Nella fattispecie il Decreto Requisiti Minimi fissa valori soglia per alcune caratteristiche prestazionali delle chiusure trasparenti/opache e delle schermature solari (es. la trasmittanza termica e la trasmissione energetica solare totale) che si ritrovano anche tra le caratteristiche essenziali definite dalle specifiche norme di prodotto di riferimento per l’apposizione dell’obbligatoria marcatura CE ai sensi del Regolamento (UE) n°305/2011.

Conseguentemente per i Produttori, in relazione a tali caratteristiche, deriva l’obbligo di dichiarare – previa valutazione preliminare con le metodologie codificate dalle specifiche norme europee – il livello prestazionale offerto dai propri prodotti a livello della documentazione legata alla marcatura CE (Dichiarazione di Prestazione, Documentazione di accompagnamento/Etichetta CE).

E’ quindi indispensabile che i requisiti ministeriali siano allineati, dal punto di vista sia formale sia tecnico, con le norme europee armonizzate che, da tempo, regolamentano l’immissione dei prodotti da costruzione tra cui le chiusure trasparenti/opache e le schermature solari.

Ciò è fondamentale anche nell’ottica di salvaguardare l’utente finale degli edifici e di non introdurre barriere alla libera circolazione dei prodotti da costruzione sul territorio europeo che, peraltro, rappresenterebbero infrazioni alle clausole regolamentarie.

In sintesi, le interpretazioni proposte nel Dossier in allegato, per cui il Gruppo di Lavoro costituito chiede cortesemente Vs. conferma formale, sono finalizzate a conferire congruenza tra i parametri tecnici, e relativi metodi di valutazione, regolamentati a livello delle recenti disposizioni legislative nazionali in materia di risparmio energetico in edilizia e il pacchetto di norme tecniche armonizzate di consolidato riferimento obbligatorio per l’immissione dei prodotti da costruzione sul mercato europeo.

A conclusione del Dossier, si ribadiscono le motivazioni di supporto alla richiesta – già peraltro precedentemente formulata – di eliminazione del parametro tecnico “coefficiente globale di scambio termico H’T” dal Decreto Requisiti Minimi, e da eventuali altre disposizioni legislative che lo richiamassero, in quanto ritenuto anacronistico e penalizzante della progettazione di involucri edilizi a prevalenza vetrata anche perché assente nelle disposizioni legislative degli altri paesi europei.

L’introduzione di tale parametro risulterebbe inoltre del tutto in contrasto con la finalità del Decreto Requisiti Minimi stesso che invece adotta un approccio olistico al tema dell’efficienza energetica in edilizia introducendo parametri di efficienza e indici di prestazione energetica globale dell’edificio (EPh).


In allegato la lettera e il documento di accompagnamento

(eb)