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DL Crescita. Rete Imprese Italia: ‘Misure contrastanti”

Manca ancora un piano organico per sviluppo. Critico il giudizio sulla norma che trasforma in sconto gli incentivi per l’efficienza energetica che, come formulata, escluderebbe dal mercato le piccole imprese.

Il DL Crescita è all’esame del Parlamento e in particolare delle Commissioni riunite Bilancio, Finanze di Camera e Senato. Venerdì scorso è avvenuta l’audizione di Rete Imprese Italia, associazione cui fanno capo  Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti.  Il giudizio sui contenuti del DL Crescita è ambivalente. Vi sono aspetti positivi ma anche negativi come l’ ecobonus scontato direttamente in fattura che mette in crisi, così come è stato scritto all’articolo 10, le piccole imprese. Chiesta anche la riduzione della ritenuta d’acconto dall’8 al 4% sui bonifici per le detrazioni fiscali di ecobonus e bonus casa. Qui di seguito il comunicato della Rete dopo l’audizione. (eb)


Il DL Crescita contiene norme eterogenee, alcune positive e altre di segno opposto. In generale non colgono appieno l’esigenza delle imprese di un piano organico di misure e riforme finalizzato al rilancio dello sviluppo economico”.

E’ il giudizio di Rete Imprese Italia intervenuta venerdì con una delegazione guidata da Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato, all’audizione sul Decreto Crescita presso le Commissioni riunite Bilancio, Finanze di Camera e Senato.

Tra le misure certamente positive per Rete Imprese Italia c’è la riattivazione del sostegno agli investimenti in beni strumentali, attraverso la riproposizione del super-ammortamento, e la semplificazione operativa e il potenziamento della Legge Sabatini.

In materia fiscale, Rete Imprese Italia apprezza l’innalzamento progressivo della deducibilità dell’IMU sugli immobili strumentali ma sollecita coerenza nella semplificazione di adempimenti e oneri a carico delle imprese con l’eliminazione degli obblighi comunicativi dopo che dal 1° gennaio è in vigore l’obbligo della fatturazione elettronica. Non ci sono più ragioni per tenere in piedi split payment e reverse charge, e si chiede la riduzione dall’8 al 4% della ritenuta sui bonifici relativi a spese che conferiscono detrazioni fiscali, l’applicazione alle imprese personali in contabilità semplificata della revisione della mini-Ires, la modifica delle modalità di determinazione del reddito per i soggetti forfetari secondo le regole previste per chi opera in contabilità semplificata, la proroga la 1° gennaio 2020 dell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi per i soggetti con volume d’affari superiore a 400mila euro.

Critico il giudizio sulla norma che trasforma in sconto gli incentivi per l’efficienza energetica che, come formulata, escluderebbe dal mercato le piccole imprese.

Rete Imprese Italia sollecita modifiche alle misure di agevolazione per l’economia circolare, l’innovazione e la trasformazione digitale affinché siano effettivamente fruibili dalle micro e piccole imprese di tutti i settori. In proposito, chiede anche un adeguato rifinanziamento dei voucher per la realizzazione di interventi di digitalizzazione delle micro e piccole imprese al fine di soddisfare il fabbisogno emerso nella prima fase di attuazione dell’incentivo.


Qui trovi il giudizio delle Associazioni del mondo del serramento