Economia

Draghi affossa il Superbonus, dopo aver favorito le unifamiliari

Alla plenaria del Parlamento Europeo il presidente del Consiglio: Il Superbonus non è un provvedimento valido. Il costo dell’efficientamento è più che triplicato grazie ad esso. Non siamo d’accordo”. Poche ore prima aveva firmato il decreto-legge che agevolava le ville unifamiliari alle prese con il Superbonus.

Che Mario Draghi non amasse il Superbonus è fatto notorio. Non l’ha mai amato, da bravo banchiere per il quale 1+1 fa 2. Ma quello che è successo ieri alla plenaria del Parlamento Europeo è assolutamente straordinario per i contenuti e per la forma. E per i tempi perché poche ore prima Draghi aveva apposto la firma sulla bozza del DL Aiuti in cui si sposta il limite del 30pc di spese Superbonus delle unifamiliari al 30 settembre, vedi news.

Che cosa ha detto Mario Draghi

Ecco il testo dell’intervento del premier, così come lo riporta il sito del Governo:
“Questo governo è nato come un governo ecologico, quindi fa del clima, della transizione verde e anche della transizione digitale il pilastro portante. In questo senso devo dire che il nostro ministro dell’Ambiente è stato straordinario. Ha fatto quello che difficilmente poteva essere immaginato anche un anno e mezzo fa. Ha realizzato provvedimenti straordinari. Possiamo non essere d’accordo sul superbonus del 110%, e non siamo d’accordo sulla validità di questo provvedimento. Cito soltanto un esempio. Il costo di efficientamento è più che triplicato grazie ai provvedimenti del 110%. I prezzi degli investimenti necessari per attuare le ristrutturazioni sono più che triplicati, perché il 110% di per sé toglie l’incentivo alla trattativa sul prezzo. E quindi questo è il risultato.
In ogni caso le cose vanno avanti in Parlamento, il Governo ha fatto quello che poteva fare e il nostro ministro è molto bravo”.

La replica del Movimento 5 Stelle

Pronta la replica dell’on. Riccardo Fraccaro, considerato il padre del Superbonus: “Mario Draghi nel suo intervento di stamattina a Strasburgo durante la plenaria del Parlamento europeo ha dichiarato di non essere d’accordo sul Superbonus; sinceramente lo avevamo già dedotto dai continui blocchi e dalle modifiche apportate alla misura nei mesi scorsi che di fatto hanno rischiato di renderla inutilizzabile. Vorrei ricordare al nostro presidente del consiglio che il Superbonus è espressione della volontà parlamentare di tutte le forze politiche, e per questo, anche se il suo giudizio personale è negativo, non può boicottare una misura che peraltro in più occasioni ha ricevuto lodi dalla stessa Unione Europea”.

a cura di Ennio Braicovich