Economia

Efficienza energetica. Istituito con DM il Fondo nazionale

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 6 marzo il decreto attuativo 22 dicembre 2017

E’ stato istituito il Fondo Nazionale per l’efficienza energetica. Ridurre i consumi di energia negli impianti industriali. Realizzare e ampliare le reti di teleriscaldamento. Efficientare servizi e infrastrutture pubbliche (come l’illuminazione pubblica). Riqualificare energeticamente gli edifici con predilezione per quelli pubblici. Questi gli obiettivi del Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 22 dicembre 2017 che vara il Fondo e pubblicato solamente ora in Gazzetta (vedi allegato). Potrà contare su un fondo iniziale di 150 milioni di euro. Altri 100 arriveranno nel prossimo triennio sempre dal Ministeri mentre altri fondi (non precisati) verranno messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente.

Beneficiari saranno le imprese e le Esco, ovvero le Energy Service Company, fornitori di servizi energetici e di misure di miglioramento dell’efficienza energetica.

Le imprese potranno sviluppare progetti di miglioramento dell’efficienza energetica dei processi e dei servizi, ivi inclusi gli edifici in cui viene esercitata l’attività economica nonché di installazione o potenziamento di reti o impianti per il teleriscaldamento e per il teleraffrescamento efficienti.

Le Esco potranno essere attive negli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica dei servizi e/o delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica, di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici destinati ad uso residenziale, con particolare riguardo all’edilizia popolare e di  miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di proprietà della Pubblica amministrazione.

Il Decreto è un tassello potenzialmente importante del SEN (Strategia Energetica Nazionale) favorendo  l’efficientamento energetico della PA e delle grandi imprese industriali energivore. Buona l’idea ma i fondi sono piuttosto risicati. Tra gli sviluppi futuri (ma certamente non con questi soldi) l’ecoprestito di cui si accenna l’istituzione al punto 3.quater della seconda pagina della Legge di Bilancio 2018 e di cui al momento si è persa traccia. Speriamo in decreti futuri del prossimo Governo.

L’ecoprestito, formula mutuata da quanto fatto in Francia, rappresenta un apporto finanziario di garanzia, sostenuto fortemente da Finco (vedi news), per permettere anche ai ceti meno abbienti di avere case più calde, confortevoli, energeticamente e ambientalmente virtuose.

(eb)

Nella foto, la termografia della facciata della sede nazionale di Enea a Roma. Fa parte del booklet “Basta case colabrodo” di Legambiente edito nel 2016.

Documenti Allegati

Fondo_naz_efficienza_energetica-GU-54-060318.pdf