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Facciate vetrate complesse. Il progetto FACEcamp tra Bolzano e Innsbruck

E' un progetto di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Austria tra imprese e centri per la ricerca e innovazione nel settore dei sistemi di facciata avanzati per la realizzazione di edifici confortevoli ed energeticamente efficienti.

FACEcamp è un progetto di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Austria tra imprese e centri per la ricerca e innovazione nel settore dei sistemi di facciata avanzati per la realizzazione di edifici confortevoli ed energeticamente efficienti.

Gli obiettivi specifici sono la creazione di un Centro di Competenza transfrontaliero riconosciuto internazionalmente, per approfondire le conoscenze e condividerle tra centri di ricerca, imprese e professionisti e dal punto di vista tecnico migliorare le metriche e le procedure di modellazione e misura per mostrare i benefici delle facciate avanzate agli attori della filiera.

“Con il risultato – suggeriscono l’ing. Carlo Battisti di IDM e l’ing. Stefano Avesani responsabile del sottogruppo facciatisti del gruppo efficienza energetica Eurac Research promotori del progetto – della riduzione del divario di competenze tra gli attori del settore e l’aumento della competitività di imprese e professionisti per garantirne l’eccellenza”.

Partito a febbraio 2017 il progetto FACEcamp si concluderà a luglio 2019. E’ finanziato all’interno del programma di cooperazione europea transfrontaliero (Bando Interreg Italia- Austria) e coinvolge inizialmente aziende e competenze di Italia e Austria con l’idea di unire le competenze locali sul tema delle facciate per avere successivamente un impatto nazionale e internazionale.

“Cerchiamo di mettere a sistema – prosegue Battisti – le competenze per ottenere la massima complementarietà con lo scopo di creare una sorta di volano positivo. Abbiamo coinvolto nell’iniziativa per la parte italiana Frener & Reifer, facciatista di alto profilo e Glassadvisor startup innovativa che si occupa di un sistema informatico dedicato alle prestazioni delle vetrate. Dal lato austriaco Hella, che fa schermature solari e cassonetti termoisolanti, Bartenbach, studio di progettazione del Tirolo specializzato sull’illuminamento naturale e non, e l’Università di Innsbruck con due obiettivi principali: capire come queste competenze possono essere messe a sistema e approfondire i tre aspetti legati alle prestazioni (indicatori prestazionali, metodi di calcolo e metodi di misura per sistemi di facciata avanzati e in specifico di involucri vetrati complessi)”.

Il Centro di Competenza non è quindi solo una scuola di alta formazione (che di fatto promuoverá al suo interno nel prossimo anno il corso FACE). Il centro di competenza dovrebbe alla fine funzionare in autonomia. “Noi lo immaginiamo – sottolineano Battisti e Avesani – come un contenitore di servizi: la formazione, quindi, ai test di laboratorio, alle consulenze tecniche, alla gestione di innovazioni, lo sviluppo di progetti nuovi, la cooperazione sono tutte cose su cui stiamo ragionando. Sia verso i membri stessi del centro di competenza sia verso l’esterno.”

Si tratta di servizi ad alto valore aggiunto. E grazie a questo progetto possiamo sperimentarli in modo transfrontaliero. A livello locale siamo partiti con un primo incontro ai primi di luglio a Bolzano, dove abbiamo inviato aziende, ordini degli architetti e degli ingegneri e amministrazioni”.

Nel contesto locale, va ricordato che ai primi di ottobre viene inaugurato a Bolzano il NOI Techpark che comprende i nuovi laboratori di Eurac. Ci saranno anche due camera climatiche, una indoor ed una outdoor, per effettuare test. Una di queste camere è attualmente posta sul tetto della sede della Stahlbau Pichler e sarà presto trasferita nel nuovo polo.

Libera università di Bolzano, Eurac Research e Centro Laimburg avranno una superficie di circa 1.200 mq nella parte centrale del NOI Techpark.