Progetti

Finestre Fakro sul tetto del Castello di Lajone

La ricerca dei prodotti più adatti all’inserimento in un edificio storico distingue il restauro di una dimora nobiliare piemontese, valorizzata anche da differenti modelli di finestre Fakro

Sulla copertura del Castello di Lajone lungo la valle del Tanaro fra Asti e Alessandria sono state installate complessivamente 13 finestre da tetti Fakro, tutte fornite dall’impresa Gallo Legnami nel contesto della realizzazione delle strutture portanti della copertura (travature e tavolati in rovere).

Il Castello di Lajone è situato a Quattordio in località Piepasso, ed è uno stupendo esempio di architettura nobiliare risale ai primi anni del ‘600 e, nel tempo, è stato costantemente arricchito dalle ricche famiglie che l’hanno abitato.

Immerso in un suggestivo giardino secolare dotato di una magnifica piscina, il Castello di Lajone domina il paesaggio collinare dell’Alto Monferrato. Oggi si presenta come un’imponente dimora in stile tardo-rinascimentale, sorretta dalle vigorose arcate di fondazione visibili nelle cantine e caratterizzata da una singolare torre merlata dalla pianta pentagonale.

Per preservare il pregevole aspetto estetico del complesso, gli attuali proprietari hanno intrapreso un metodico progetto di restauro delle massicce murature in laterizio, del tetto a falde, degli ambienti al secondo e terzo piano fino ad ora chiusi al pubblico, dei delicati apparati decorativi e delle pareti affrescate che adornano le sale finemente arredate.

I lavori di restauro, su progetto dell’arch. Michela Macchia, dei piani superiori sono iniziati circa un anno e mezzo fa concentrandosi dapprima sulla copertura, per consentire al cantiere di procedere nelle migliori condizioni operative, e sugli ambienti posti ai piani superiori, per permettere l’accesso ai nuovi saloni espositivi che ospiteranno manifestazioni artistiche, tra cui una grande esposizione di arte contemporanea.”

La principale difficoltà affrontata è stata la ricerca delle soluzioni meno invasive possibile, per adeguare parti dell’edificio concepite in periodi storici diversi, sfruttando le caratteristiche costruttive del manufatto senza snaturarlo ma, anzi, valorizzandone ulteriormente l’architettura attraverso prodotti contemporanei capaci di armonizzarsi con un edificio antico.

Le finestre da tetto Fakro si sono rivelate versatili e adattabili a un edificio antico. Attraverso un’apertura appositamente realizzata, la luce che filtra attraverso il sottotetto contribuisce all’illuminazione naturale del salone centrale dell’area espositiva.

Si tratta di 9 finestre modello FYP-V U3 Prosky (dimensioni 94 x 206 cm) con apertura a bilico e asse di rotazione decentrato, 2 finestre modello FTU-V U3 (dimensioni 66 x 98 cm) con apertura a bilico, di cui una dotata del dispositivo per la movimentazione elettrica; 2 finestre modello FPP-V U3 (dimensioni 66 x 118 cm) con doppia apertura; 1 finestra modello FTU-V U3 (dimensioni 66 x 98 cm) con apertura a bilico.

Tutte le finestre sono impostate su imbotti in legno di rovere inserite fra le travi della copertura e sono state posate in opera complete dei raccordi di copertura.

In particolare, le finestre FYP-V U3 Prosky sono realizzate come le altre finestre a bilico, ma l’asse di rotazione è situato sopra alla mezzeria del telaio. Le cerniere dispongono di un sistema brevettato di sostegno che attribuisce al battente la funzione di finestra con apertura a vasistas.

In pratica Fakro FYP-V U3 Prosky agevola l’avvicinamento al lato della finestra in tutta sicurezza e permette l’ingresso di molta più luce, senza la necessità di ricorrere a combinazioni verticali di più finestre.