Normativa

Forum 2015: facciate e serramenti resistenti al fuoco

L'ing. Antonio Poletto di Secco Sistemi pone l’attenzione sulle ripercussioni dell’entrata in vigore della norma EN 16034 che potrebbe arricchire anche esteticamente il mondo della progettazione dell’involucro edilizio

L’entrata in vigore di una norma che richiede un prodotto tecnico e industrializzato è un argomento molto interessante, afferma l’ing. Antonio Poletto di Secco Sistemi, perché potrebbe essere un’occasione per arricchire il mondo della progettazione, non solo dal punto di vista tecnico ma anche esteticamente. Per capire le nuove opportunità che potrebbero esserci sul mercato internazionale, bisogna partire dal mercato odierno, dove salta all’occhio l’anomalia italiana in cui, nel 2014, su un totale di 25.000 mq di vetri resistenti all’incendio, 20.000 mq sono EI di cui 500 mq EI120, a differenza della Germania, ad esempio, dove su 400.000 mq, 370.000 sono EI di cui 500 mq EI120. Questo perché le EI120 vengono utilizzate dove strettamente necessarie e richieste.

L’introduzione della EN 16034 (vedi news) comporterà un cambio di passo importante, dal punto di vista qualitativo del prodotto (cascading, controllo del processo, definizione delle responsabilità, introduzione nuove specifiche di prodotto) e da quello del livello di sicurezza, con l’introduzione del fire engineering che “crea all’estero la consapevolezza di usare il prodotto giusto nel posto giusto” afferma Antonio Poletto, che costringe a un approccio più complesso come metodo di determinazione del “rischio fuoco” che si ha all’interno dell’edificio. Tutto questo porterà all’innalzamento del livello qualitativo dei prodotti sul mercato, a cui dovremo adeguarci per rimanere al passo con le altre aziende europee, anche perché l’export deve rappresentare uno sbocco importante.

 Il mondo dell’architettura ci richiede questo cambio anche per poter utilizzare porte che si armonizzano con gli altri serramenti dell’edificio, in cui il vetro è una condizione essenziale per la sicurezza – perché vedo cosa accade oltre la porta -, anche nel caso di interventi di restauro. C’è la volontà da parte dell’architettura di utilizzare elementi introducibili senza stravolgere l’aspetto architettonico e estetico di un edificio, come nel caso dell’Accademia a Venezia in cui Secco Sistemi ha utilizzato serramenti AF Ew30, progettati secondo il concetto di sicurezza antincendio basato sul fire engineering.