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Highlights attualità. Il DL 212 è legge

Approvato anche dal Senato, il DL 212 ormai è legge, convertito senza le modifiche richieste. Questa è la notizia principale di questa settimana durante la quale si è parlato molto anche di gestione cantieri e smarthome

Il futuro dell’edilizia è sempre più green e sempre più smart. Da un lato le aziende, le associazioni e il governo si concentrano su bonus, detrazioni, formazione e gestioni più consapevoli, dall’altro c’è un’attenzione sempre maggiore all’efficientamento energetico e alla digitalizzazione degli edifici. Scopriamo cos’è successo questa settimana

DL 212/2023 è legge

Si chiude ufficialmente l’era del Superbonus, nel 2024 scende al 70% e nel 2025 al 65%. Il DL 212/2023 è stato appena convertito in legge dal Senato, ora si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro il 27 febbraio.

Salvi i lavori con il 110% certificati entro il 31 dicembre,  slitta al 4 aprile (e non al 16 marzo, come inizialmente previsto) il termine ultimo per inviare le comunicazioni relative allo sconto in fattura e alla cessione del credito in merito ai costi sostenuti nel 2023.

Nonostante chiesto a gran voce da alcune associazioni non sono stati invece riaperti i termini per chi aveva i cantieri avviati e in fase avanzata (prevista una maggiore tutela per i cittadini meno abbienti) e, per ora, si mette fine all’applicazione del Bonus barriere architettoniche alla sostituzione di infissi.

Bonus edilizi cumulabili con quelli regionali fino al 2026

Il testo della legge di conversione del Decreto Milleproroghe rinnova fino al 31 dicembre 2026 la possibilità di cumulare Ecobonus e Bonus ristrutturazioni con gli incentivi locali dedicati all’efficientamento energetico degli edifici, nei limiti del 100% dell’ammontare della spesa ammissibile all’agevolazione o al contributo.

Per poter ottenere il cumulo si dovrà verificare per prima cosa le regole previste per il contributo locale.

Prestazione energetica: da calcolo statico a dinamico

Per ridurre le emissioni CO2 del parco immobiliare, con edifici a zero emissioni entro il 2050, la direttiva EPBD (conosciuta come direttiva “case green”) modificherà anche il sistema di calcolo della prestazione energetica degli edifici introducendo il calcolo dinamico.

Oggi in Italia la classificazione energetica degli edifici avviene mediante l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) è obbligatorio per tutte le nuove costruzioni, nel caso di compravendite, affitti e ristrutturazioni importanti. L’APE misura i consumi energetici in regime statico, ovvero basandosi su condizioni d’uso e climatiche standard. Un modello meno preciso rispetto a quello dinamico che rileva i dati mensilmente adottando software specifici e più calcoli. La differenza dei consumi rilevati dai due regimi è piuttosto elevata, infatti, il calcolo attualmente adottato li sottostima del 10% per quanto riguarda il riscaldamento, e del 52% per il raffrescamento.

A partire dal 2030, gli Stati membri dell’UE per calcolare le emissioni di CO2 dei nuovi edifici nell’attestato di prestazione energetica dovranno inoltre indicare il Global Warming Potential (Potenziale di riscaldamento globale) del ciclo di vita dei nuovi edifici (dalla produzione dei materiali di costruzione all’utilizzo).

Smart Home, +5% nel 2023. Sul podio anche le serrature connesse

Il mercato della Smart Home rallenta ma continua a crescere, raggiungendo 810 milioni di euro nel 2023,+5% rispetto al 2022. In cima alle vendite troviamo le soluzioni per la sicurezza (videocamere, sensori per porte/finestre e serrature connesse), con 195 milioni di euro (24%). Importante anche l’incremento di nuove offerte in grado di integrare l’Intelligenza Artificiale per rilevare potenziali violazioni di sicurezza e proteggere la casa. Questi alcuni dei dati dell’indagine sulla Smart Home svolta dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.

Il 2023 ha portato grandi novità sul fronte della domanda e dell’offerta di soluzioni smart per la casa– afferma Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio-. Lato domanda, si assiste a un consolidamento sempre più forte dell’app come principale interfaccia tra Smart Home e utente. Lato offerta, cresce il numero di aziende che propone servizi innovativi, integrando all’interno delle soluzioni algoritmi di Intelligenza Artificiale. L’obiettivo è fidelizzare i propri clienti, puntando su un’esperienza sempre più personalizzata e creando valore grazie ai dati raccolti”.

Nuova proroga per permessi di costruire e Scia

Nella legge di conversione del Decreto Energia (DL 181/2023), appena entrata in vigore, i termini di inizio e fine lavori sono stati allungati ulteriormente arrivando a 30 mesi complessivi. La proroga vale per i permessi di costruire rilasciati o formatisi fino al 30 giugno del 2024, e potrà riguardare anche i titoli già prorogati in passato.

Queste disposizioni si applicano anche a Scia, convenzioni di lottizzazione e autorizzazioni paesaggistiche, e hanno l’obiettivo di sostenere il comparto delle costruzioni per le difficoltà legate all’approvvigionamento dei materiali e agli incrementi eccezionali dei loro prezzi. La proroga non è però automatica: occorre una comunicazione al Comune, e verificare alcune condizioni di applicabilità.

Qualificazione, formazione e prevenzione per la sicurezza

Occorre specializzazione, obblighi di formazione e prevenzione per lavorare in sicurezza in cantiere. Federica Brancaccio, presidente Ance, in un’intervista rilasciata su La Stampa chiede al Governo uno stop alla catena infinita dei subappalti e una stretta alle piccole aziende improvvisate, proliferate nel biennio d’oro del Superbonus. Brancaccio dichiara che “noi da anni sosteniamo che la gestione dei bonus edilizi così non funziona. Vanno riservati alle imprese qualificate. Solo nel luglio 2022 si è arrivati a una norma di questo tipo. È ancora troppo blanda. Un’impresa neonata deve iniziare con lavori di piccola portata e solo con il passare del tempo arrivare a cantieri più importanti. L’esperienza è decisiva. Servono regole alla svelta, ma scriviamole bene, tutti insieme”.

Ricordiamo che per contrastare soggetti che si improvvisano costruttori, dal 1° luglio del 2023 c’è l’obbligo di ottenere l’attestazione Soa (che serve di regola per i contratti pubblici) anche per i lavori privati di importo superiore ai 516mila euro, per i quali si ottengono i Bonus casa (Superbonus, Bonus ristrutturazioni, Ecobonus, Sisma Bonus, Bonus barriere architettoniche).

Il DL 21/2022 prevede che l’esecuzione di lavori di importo superiore a 516mila euro per i quali si ottengono gli incentivi dev’essere affidata, esclusivamente, alle imprese in possesso della certificazione Soa al momento della sottoscrizione del contratto di appalto o di subappalto. Per aumentare il livello di qualificazione delle imprese si verifica quindi una serie di requisiti, come la capacità economica (misurando i lavori eseguiti in passato), attrezzature e personale dipendente.

L’Agenzia dell’Entrate ha specificato che l’importo dei lavori si debba intendere al netto dell’Iva, e va calcolato avendo riguardo singolarmente a ciascun contratto di appalto e a ciascun contratto di subappalto