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Contro i buchi energetici in edilizia Governo duro in Francia

La presidenza Macron e il Governo intraprendono un percorso determinato, a più tappe, nella lotta ai cambiamenti climatici. I proprietari del patrimonio immobiliare devono fare la loro parte

Lotta dura contro i buchi energetici. È questa la svolta importante della presidenza Macron decisa qualche mese fa alla luce delle richieste del movimento verde francese prima ancora delle elezioni europee che hanno visto in Francia e in buona parte d’Europa confermare l’avanzata decisa dei partiti ecologisti. Così a fine giugno l’Assemblea nazionale (equivalente alla nostra Camera dei Deputati) ha adottato in prima lettura un progetto di legge energia-clima presentato dal Governo che ora verrà discusso al Senato a partire dal 16 luglio.

Il piano contro i buchi energetici

Il piano di lotta ai buchi energetici in edilizia prevede una lotta in tre fasi.
-obbligo in caso di vendita o di affitto di un’abitazione, a partire dal 2022, di un audit energetico che contiene delle proposte di interventi di riqualificazione energetica con stime dei costi da affrontare;
-obbligo, sempre a partire dal 2022 di informare un acquirente o un locatario delle sue future spese di energia in caso di vendita o locazione;
-divieto, a partire dal 2021, di aumentare l’affitto di un unità immobiliare senza aver proceduto a interventi di riqualificazione energetica;
-dal 2023 gli immobili energivori (concetto ancora da precisare) saranno designati quali “abitazioni indecenti” costringendo i proprietari a rinnovarli o a tenerli sfitti.

In una seconda fase verrà introdotto l’obbligo per i proprietari di un immobile buco energetico a realizzare prima del 2028 dei lavori di riqualificazione in modo da ottenere almeno la classe energetica E.

In una terza fase, dopo il 2028, il proprietario che non avrà eseguito gli interventi di qualificazione energetica sarà costretto a citare il non-rispetto dell’obbligo dei lavori in tutti gli atti e le informazioni relativi alla vendita o all’affitto del bene. Il Parlamento potrà meglio definire in seguito le conseguenze del non rispetto dell’obbligo di rinnovare le unità immobiliari qualificate come buchi energetici.

È il caso di ricordare che in Francia le agevolazioni per il risparmio energetico in edilizia sono riservate solo ai lavori eseguiti da imprese qualificate RGE (vedi news). Serramenti compresi.

Nell’immagine la termografia aerea della città di Amiens, nel nord della Francia, realizzata dal Laboratoire national de métrologie et d’essais (LNE) la notte del 28 febbraio 2018 utilizzando un aereo bimomotore equipaggiato di scanner. La termografia permette di evidenziare a colpo d’occhio le dispersioni per irraggiamento dei tetti degli edifici.

a cura di Ennio Braicovich