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Indagini: il rumore svaluta le abitazioni tra il 10% e il 20%

Lo evidenzia una indagine di Patrigest, società del Gruppo Gabetti, specializzata in consulenze e valutazioni immobiliari. Allungati i tempi di vendita di case rumorose.

Oltre a vivere male, il proprietario di una abitazione soggetta a forti rumori ambientali corre il quasi certo rischio di vedersi svalutato del 20% il valore del proprio bene in caso di vendita. Ma c’è di più: corre il quasi certo rischio di allungare i tempi di vendita.
Lo ha stabilito una indagine di Patrigest, società del Gruppo Gabetti, specializzata in consulenze e valutazioni immobiliari, effettuata per conto di Sorgente Rem, controllata di Sorgente Group, gestore di fondi immobiliari. Ne dà conto a pag. 24 l’edizione odierna del Sole24Ore.

L’indagine è stata effettuata su due livelli: analisi dei prezzi reali contenuti nei rogiti stipulati sulle piazze di Milano e Roma e confronto di pareri di esperti immobiliari. Gli alloggi disturbati dal rumore sono penalizzati tra il 10 e il 20% sul prezzo di vendita. E’ interessante notare, segnala lo studio, che il fenomeno tocca sia gli appartamenti di pregio che le abitazioni nelle periferie meno fortunate.

Viene in mente che dei buoni serramenti ad elevato isolamento acustico potrebbero attenuare sensibilmente il rumore, far vivere meglio gli occupanti di appartamenti posti in aree rumorose e conservare meglio il valore del patrimonio immobiliare residenziale sia che si tratti di case di fascia elevata che di abitazioni più semplici.
(eb)

Foto: doc. Hoco