Economia

Italgas entra nel mercato della cessione del credito

L’offerta, denominata Credito subito, destinata ai rivenditori e ai produttori di serramenti, avviene attraverso una Esco di recente acquisizione la Seaside srl di Bologna per il tramite di Key sas, noto studio di consulenza e formazione aziendale

Italgas entra nel mercato della cessione del credito ecobonus. In un mercato finora largamente dominato dal duopolio Enel X e Alperia Bartucci entra un attore di peso nel campo dell’energia in quanto principale società distributrice di gas in Italia e terza in Europa, e società quotata in Borsa e partecipata al 26% da CDP Reti e al 13,5% da Snam.  Lo fa grazie a una Esco di recente acquisizione, la Seaside srl di Bologna che opera nel settore della efficienza energetica con – così si presenta – “un business model innovativo centrato su una offerta integrata di consulenza, soluzioni di finanziamento e soluzioni tecnologiche proprietarie”.

Italgas – Seaside offre per i condomini l’operazione Savegas Costo Zero che promette di riqualificare gli immobili a costo zero vantando che “grazie alla cessione del credito e agli incentivi statali solo con Savegas la riqualificazione del tuo immobile sarà a costo zero.” In contemporanea offre la proposta Credito Subito, destinata specificatamente alle rivendite e ai produttori di serramenti. Lo fa per il tramite di Key Sas, studio di consulenza e formazione che fa capo a Maurizio Ridolfi e Rosaria Paolillo, consulenti molto conosciuti nel settore delle rivendite con alle spalle esperienze pluriennali e un fitto curriculum nel settore vendite e valorizzazione clienti, selezione personale, rete vendita, organizzazione showroom, analisi bilancio e controllo gestione.

L’offerta di Italgas – Seaside presenta dei tratti originali rispetto alle offerte correnti delle note Esco. La prima è che il cliente anticipa il corrispettivo per i serramenti al rivenditore/serramentista e alla Esco gli oneri per il servizio e l’attualizzazione finanziaria. Tenuto conto dei costi, il vantaggio reale per il consumatore che cede il suo credito direttamente a Seaside è di circa il 30%: la relativa cifra di spettanza tornerà al consumatore appena chiuse le pratiche con Enea e Agenzia delle Entrate. Una proposta certamente audace di fronte alle offerte correnti di sconto immediato e simili. Altro tratto distintivo è che il rivenditore ha immediatamente in cassa il corrispettivo dovuto e non corre rischi di carenza di liquidità che altri modelli di cessione del credito presentano. Terzo tratto, abbastanza raro, è che il rivenditore non ha bisogno di sovrafatturare prodotti e servizi come spesso accade. Il vantaggio qui ricade innegabilmente anche sul debito pubblico dello Stato.

Le cifre del modello Italgas – Seaside per i serramenti

Ai lettori del settore interessa comparare i costi e condizioni del servizio offerto da Italgas – Seaside nel caso dei serramenti. Il benchmark tipico è l’offerta di 10 mila euro, tutto compreso. A questo corrispettivo corrispondono una fattura per servizi di 2400€ e una di 400€ per i costi di attualizzazione su 10 anni da saldare a Seaside da parte del cliente finale. A ciò seguirà un versamento di 5828 € a chiusura della pratica da parte di Seaside al cliente. Il rivenditore dovrà conteggiare tra i suoi costi anche una fattura una tantum di 500 € da parte di Key Sas per l’accesso al servizio, l’utilizzo di modulistica e la consulenza e formazione web, mail, telefonica sull’erogazione del servizio.

Rosaria Paolillo e Maurizio Ridolfi di Key sas

Il commento di Maurizio Ridolfi sulla proposta di Italgas – Seaside è: “Il nostro è un discorso chiaro. Con il nostro schema non vi sono sovrafatturazione e aumento del debito pubblico dello Stato. Il beneficio per il cliente finale è del 30% ed è quasi immediato. La vera differenza è sulla trasparenza e sulla legalità, senza cessioni di contratti o triangolazioni strane. È uno schema che protegge la liquidità del rivenditore senza dover ricorrere a prestiti-ponte fino a marzo dell’anno successivo”.

Quando rileviamo che il cliente deve anticipare tutta la somma l’esponente di Key sas risponde pronto: “Questo non è un problema perché egli o lei potrebbe accedere a un prestito a tasso zero concesso dal rivenditore a 6 o 12 mesi mentre in parallelo accede alla cessione del credito. Sono due processi paralleli, distinti ma legati. Potrebbe addirittura farsi anticipare con il credito al consumo il 100% del corrispettivo per i serramenti ma certamente non i costi dei servizi e di attualizzazione di Seaside che sono a parte: 2400 per i servizi e 400 che sono i costi di attualizzazione di 5000 euro su 10 anni. Noi teniamo separati i costi del denaro per note ragioni fiscali, cosa che altri non fanno”.

Alla fine della nostra conversazione Ridolfi conviene con noi che il credito al consumo resta l’opzione migliore per il cliente, fatto che sosteniamo da tempo: “Per noi lo strumento principe per la rivendita è il credito al consumo laddove le società che lo erogano pubblicano chiaramente i costi del servizio. Negli anni novanta, siamo stati tra i primi a introdurre questo strumento per un gruppo di rivenditori che andava per la maggiore. E ancora oggi è ancora valido. Certamente oggi vi sono clienti che vogliono tutto il vantaggio monetario il prima possibile e di questo il rivenditore deve tener conto ”. Un fenomeno che molto probabilmente si accentuerà con l’approvazione della Legge Rilancio, l’ecobonus 110% e il ritorno dello sconto in fattura previsto all’articolo 121.

a cura di Ennio Braicovich