Normativa

Marcatura CE prodotti da costruzione: i controlli ci sono e come!

Tanto lavoro per i pochi studi legali specializzati nel Regolamento 305/2011. Quasi nessuna causa approva in giudizio. Si preferisce il discreto accordo extragiudiziale dove vince sempre il cliente

C’è tanto lavoro per i pochi studi legali specializzati nel Regolamento Prodotti da costruzione n. 305/2011. Tanto complesso è il mondo delle costruzioni che è molto facile violarne le regole anzitutto quelle del Regolamento, che lo si voglia o no. La più tipica e ricorrente violazione è la mancanza della DoP e della marcatura CE, in pratica ‘il minimo sindacale’ per immettere i prodotti sul mercato.

Non è un mistero per nessuno che una parte consistente delle porte e delle finestre, delle tapparelle e degli scuri, degli schermi e delle tende, dei portoni e dei cancelli, laddove la marcatura CE è obbligatoria è da parecchi anni, è immessa sul mercato senza DoP e senza marcatura CE.

“Tanto nessuno controlla”, ci si dice. Il che non è vero. Non ci sono ancora, è vero, controlli sistematici delle istituzioni ma è pur vero che i veri controlli li operano i committenti o i loro ‘rappresentanti’: il cliente privato, sempre più informato grazie a internet, oppure il direttore lavori di un progetto che, magari ti lasciano fare per poi presentarti il conto alla fine del lavoro richiedendoti tutta la documentazione obbligatoria.

Alla fine, nella maggior parte dei casi, l’accordo lo si trova con un bello sconto sull’opera. I casi più complessi approdano negli studi legali specializzati che lavorano a pieno ritmo. Alla fine non si approda quasi mai in tribunale e si preferisce il silenzioso accordo extragiudiziale. E anche qui il conto è salato. Ecco spiegato perché non sente parlare. Difficile pensare che chi è stato bastonato vada a dirlo in giro o lo pubblichi sui giornali. Tace e paga.

Conoscere i propri diritti, ma anche i doveri, è l’obiettivo di un corso rapido di 4 ore organizzato dalle riviste Nuova Finestra e Showroom Porte & Finestre dedicato al DL 106/2017 che prevede sanzioni, fino al carcere, per chi viola il Regolamento ed è fissato per il 26 marzo ore 9.00 presso la sede di DBInformation a Milano.

L’accento verrà posto sulle soluzioni  offrendo, grazie a esperti tra i maggiori, caso per caso, tipologia per tipologia, le informazioni basilari per produttori, rivenditori, installatori, manutentori… Verranno affrontati anche i casi in cui si va in deroga rendendo non obbligatoria la DoP e la marcatura CE. E verranno forniti gli strumenti per difendersi da richieste pretestuose ed eccessive.

Un focus finale viene dedicato alle tipologie più a rischio per la filiera: porte sulle vie di esodo e le porte tagliafuoco e/o tagliafumo, laddove è previsto perfino l’arresto.

Nel pomeriggio del 26, a seguire ma separato, si tiene un corso sulle chiusure motorizzate, prodotti da costruzione sottoposti a vincoli e regole ancora più stringenti.

(eb)

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