Normativa

Prodotti non coperti da norme armonizzate? Per l’ETA e la marcatura CE ci pensa l’ITAB

Il “Protocollo di Intesa” per il varo dell’ITAB tra Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR viene presentato il 3 novembre presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Presentazione ufficiale del “Protocollo di Intesa” tra Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR per l’armonizzazione dei processi di certificazione volontaria dei prodotti da costruzione italiani Roma. Avverrà il 3 novembre 2016, ore 10:30, nella Sala Parlamentino del C.S.LL.PP. in via Nomentana, 2.

Fuori dal gergo tecnico la materia è assolutamente importante per il mondo delle costruzioni e anche per quello dell’involucro e dei serramenti perché materiali, prodotti e sistemi senza norme armonizzate sono tantissimi. 

Infatti anche i materiali, prodotti e sistemi non coperti da norme armonizzate debbono possedere la marcatura CE per poter essere immessi sul mercato. Il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) n. 305/2011 richiede però una procedura particolare che si conclude con la redazione di una Valutazione Tecnica Europea – ETA- European Technical Assessment.

Tanti sono i prodotti non coperti da norme armonizzate. Prodotti che hanno già un ETA (vedi www.eota.eu) sono decine e decine tra cui, nel settore dell’involucro, facciate vetrate a sostegno puntuale, kit di rivestimento murale, parapetti vetrati privi di telai verticali, sistemi di cerniere nascoste multiasse, tasselli di ancoraggio, viti per costruzioni in legno ecc.

L’ETA contiene informazioni generali sul produttore, il tipo di prodotto e l’impianto di produzione, le prestazioni del prodotto da dichiarare e i riferimenti per la sua valutazione e tutti I dettagli tecnici necessari per l’implementazione di un VVCP, Sistema di valutazione e verifica delle prestazioni del prodotto. Grazie alla Valutazione Tecnica Europea il prodotto può essere marcato CE e quindi può viaggiare liberamente nei 28 paesi dell’Unione come pure in quelli dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Norvegia e Lichtenstein) e in Svizzera e Turchia. L’ETA è emesso, così prevede il CPR, da un organismo di Valutazione tecnica denominato TAB-Technical Assessment Body

L’argomento è così importante che in Italia è stato recentemente regolamentato dalla Legge del 12 Agosto 2016, n. 170,  “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee …” che prevede la costituzione di un unico Organismo Nazionale per la Valutazione Tecnica Europea denominato ITAB che vedrà la luce nel 2017.

Nel frattempo è stato stipulato un protocollo di intesa tra il Servizio Tecnico Centrale e l'Istituto per le Tecnologie della Costruzione finalizzato (vedi news) a costituire uno sportello unico per le aziende italiane, capace di affrontare e risolvere i problemi relativi alla certificazione e alla qualificazione europea dei prodotti da costruzione. Lo sportello ha il compito di coordinare le istituzioni pubbliche coinvolte (Ministeri, Università ed Enti di Ricerca) in modo da consentire al mondo industriale italiano di ottenere la certificazione di tutti i prodotti da costruzione attraverso l’eccellenza dei laboratori dei maggiori Enti coinvolti.

Lo sportello unico è già funzionante e pienamente operativo (www.italiantab.it).

(eb)

Nella foto, tratta da Google Maps, la sede del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici