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Relazione tecnica e serramenti. Broglio, Confartigianato: “Attendere le risposte del Ministero”

E’ azione quantomeno precipitosa promuovere la relazione per la sostituzione dei serramenti senza certezze, come fa qualche certificatore in Lombardia

Sulla promozione da parte di qualche certificatore energetico della relazione tecnica in caso di sostituzione di serramenti in Lombardia interviene Samuele Broglio, presidente di Confartigianato Legno Arredo. Ricapitolando in grande sintesi la vicenda: Regione Lombardia afferma che è necessaria la relazione tecnica. Manca però una delibera in merito. Uno studio di ingegneria, T Project società di ingegneria srl di Milano, ha avvisato via mail decine e decine di serramentisti lombardi che ora la relazione è obbligatoria (vedi news). Via sito e via Facebook abbiamo contestato tale promozione (vedi news) in quanto totalmente …prematura mancando la base giuridica. In effetti l’autore della mail, arch. Grasselli, ha ammesso sulla pagina Facebook di Guidafinestra che l’occasione era una “ghiotta opportunità” per la sua azienda.


Ho letto su Facebook tutto il carteggio con l’arch. Grasselli il quale, giustamente, fa opera di promozione alla sua azienda. Essendo anch’io un imprenditore non posso assolutamente criticare chi, soprattutto in tempi di magra come quelli attuali, cerca di procurare lavoro alla propria impresa onde farla sopravvivere.

Certamente come dirigente associativo non posso però fare a meno di considerare tale azione come minimo un po’precipitosa. È un dato di fatto; due Enti dello Stato aventi pari dignità e peso giuridico (la Regione Lombardia e la Regione Emilia Romagna) ed aventi al loro interno professionalità sicuramente omologhe, basandosi sullo stesso testo di legge sono giunte a conclusioni diametralmente opposte in merito allo stesso argomento, cosa questa che dimostra quantomeno che il decreto è abbastanza criptico e di difficile lettura per non dire di peggio.

Degno di nota è poi il fatto che entrambi i suddetti Enti non hanno alcuna potestà sull’argomento in discussione in quanto la clausola di cedevolezza, per quanto attribuisca ad esse molti poteri, non permette a due Regioni di modificare e/o interpretare dei  principi generali inseriti in una legge dello Stato in quanto tali principi esulano dei loro poteri; a mio avviso quindi entrambe le posizioni prese dalle suddette Regioni sono delle semplici opinioni in quanto non è pensabile che la legge sia diversa tra un cittadino Emiliano-Romagnolo ed uno Lombardo, e quindi ad oggi nessun privato cittadino può con certezza dichiarare quale sia la corretta interpretazione dei decreti in questione.

Personalmente quindi penso che prima di emanare proclami, di dare interpretazioni o anche solo di effettuare opere di marketing basate sull’interpretazione della legge si debba attendere di avere la certezza che la predetta interpretazione sia chiara ed univoca, cosa che con ogni evidenza oggi ancora non accade. Nel mio ruolo di presidente nazionale del settore legno-arredo della più grande Associazione nazionale di piccoli imprenditori io preferisco attendere che i quesiti posti unitariamente al Ministero da tutte le Associazioni del settore serramento abbiano risposta ufficiale.

Una piccola considerazione da “sindacalista”, che forse esula un poco dall’argomento specifico ma che non può non presentarsi alla mente di chi come me ha lavorato su certi argomenti 300€ per la compilazione di un Allegato F da parte di un tecnico?? Ok, la cifra in sé non è alta, ma l’Allegato F per gli interventi di comma 345b era nato proprio al fine di permettere ad un privato cittadino di fare a meno di un progettista in un caso nel quale la presenza di tale figura era da considerare superflua essendo il prodotto neo-installato marcato CE ai sensi delle vigenti normative europee (nelle quali, ci tengo a rimarcarlo, la figura del progettista/tecnico abilitato o altro è del tutto assente e priva di ogni valore giuridico) ed essendo l’intervento di tale semplicità da non richiedere alcun tipo di asseverazione e/o di relazione tecnica e/o di analisi preventiva dello stabile. Chiunque può compilare un Allegato F senza dover essere né abilitato né in possesso di competenze tecniche specifiche in quanto:

  • I dati richiesti sono di una banalità disarmante
  • Il valore di Uw dei nuovi serramenti deriva dalla Marcatura CE che è a cura e responsabilità del   fabbricante dei serramenti stessi
  • Il valore Uw dei serramenti vecchi può essere facilmente calcolato utilizzando la semplice formula presente nella UNI EN ISO 10077-1, formula applicabile da chiunque abbia un minimo di competenza matematica (è una media ponderata vivaddio! Si fanno alle medie….) e la cui competenza per norma è attribuita al fabbricante di infissi.

Chiedo scusa per la considerazione finale, ma ciò rappresenta un chiaro esempio del fallimento della semplificazione e della de-burocratizzazione in Italia, Paese nel quale per molte ragioni storiche ogni italiano si sente al sicuro solo quando ha in mano un foglio firmato da una più o meno reale autorità e nel quale si teme cotanto il rapporto con la PA da cercare in ogni caso il “pezzo di carta” (più o meno utile) che attesti non si sa bene cosa.

Da “sindacalista artigiano”, membro di un’Associazione che negli anni ha richiesto a gran voce la riduzione del carico burocratico sul sistema Paese non posso far altro che dichiararmi dispiaciuto nel riscontrare come uno dei principali ostacoli su tale via stia proprio nella mente e nelle paure di coloro che più di tutti godrebbero di tale semplificazione, ossia i cittadini italiani.

Samuele Broglio, Confartigianato Legno-arredo