Normativa

Semplificazione. E’ entrato in vigore il Decreto Legge Lavoro DL 34

Riguarda contratti a termine, apprendistato e DURC. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 marzo è entrato in vigore il 21 marzo

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 marzo ed è entrato in vigore il 21 marzo il decreto legge n. 34 del 20 marzo 2014, recante “Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese”. Contiene provvedimenti di semplificazione e sburocratizzazione delle procedure per il mondo del lavoro, in particolare per contratti a termine, apprendistato e DURC.

In grande sintesi:
1-Contratti a termine: viene elevata da 12 a 36 mesi la durata massima del primo rapporto di lavoro a tempo determinato;
2-Apprendistato: sono ridotti gli oneri per le imprese per le ore di formazione dell’apprendista nella misura del 35% della retribuzione contrattuale e viene eliminato l’obbligo del piano formativo pubblico;
3-DURC smaterializzato: chiunque ha interesse può verificare, in ogni momento, con modalità telematiche e in tempo reale, la propria regolarità contributiva nei confronti dell’INPS, dell’INAIL e delle Casse edili. L’esito vale 120 giorni e sostituisce ad ogni effetto il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC).

Positivi i commenti di R.E TE. Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) che sottolinea: “Si tratta di misure da tempo attese, che vanno nella direzione più volte indicata da R.E TE. Imprese Italia. I provvedimenti di semplificazione e sburocratizzazione delle procedure favoriranno certamente l’accesso al mondo del lavoro e saranno strumenti utili per far ripartire l’occupazione, in particolar modo quella dei giovani. I contratti a termine e quelli di apprendistato sono stati finalmente liberati da vincoli e anacronistici orpelli amministrativi: la semplificazione delle procedure è la strada giusta da percorrere per sbloccare le nuove assunzioni. In particolare, apprezziamo l’elevazione da 12 a 36 mesi della durata del rapporto a tempo determinato acausale, che pone finalmente fine ad una delle principali fonti di contenzioso per le imprese. Riteniamo utile che il decreto, nel fissare al 20% il limite massimo per l’utilizzo dell’istituto del tempo determinato, abbia salvaguardato l’autonomia dei CCNL a disporre misure diverse prevedendo comunque la possibilità per le imprese fino a 5 dipendenti di stipulare comunque un contratto. Accogliamo con favore anche la possibilità di proroga fino ad 8 volte entro il limite dei tre anni nell’ambito della stessa attività lavorativa.Giudizio positivo, inoltre, sulle semplificazioni apportate al contratto di apprendistato, tutte a vantaggio della formazione in azienda, che sicuramente aiuteranno il rilancio di questa tipologia contrattuale così importante per l’inserimento al lavoro dei giovani. Bene anche la smaterializzazione del Durc e lo stanziamento di ulteriori risorse sui contratti di solidarietà”.