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Serramenti metallo. Razzismo: Unicmi scrive alla Soprintendenza di Lecce

Unicmi scrive al Soprintendente arch. Maria Piccarreta della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per Le Province di Brindisi, Lecce e Taranto a seguito di un probabile caso di “razzismo” verso i serramenti di alluminio e metallo in genere.

Scrive Pietro Gimelli, direttore generale di Unicmi, all’arch. Maria Piccarreta della Sopraintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le provincie di Brindisi, Lecce e Taranto: “A seguito della segnalazione di alcuni nostri associati abbiamo preso visione dell’articolo di Camillo De Donno “ Maglie – non tutto fila liscio come l'olio per la manutenzione straordinaria di Palazzo di Città, malgrado quanto annunciato – La Soprintendenza detta le regole ed è scontro sui lavori in Municipio” pubblicato a pag. 37 de’ La Gazzetta del Mezzogiorno del 30 dicembre 2015. Dall’articolo si evince che nel Comune di Maglie non sia di fatto possibile la sostituzione degli infissi in edifici esistenti con materiali diversi dal legno”.

In particolare nella lettera si chiedono “chiarimenti in merito ai suddetti vincoli che – di fatto – impediscono d’inserire serramenti in alluminio (o altro metallo) in edifici esistenti nel Comune di Maglie”.

E si richiede anche che “Considerando che le finiture sono l’unico elemento visibile dall’esterno di un edificio e che pertanto debbano essere definite e imposte dalle prescrizioni legislative, in quanto anche un serramento in legno verniciato con colori inadeguati può provocare offesa visiva, Vi chiediamo che la sostituzione dei serramenti nel Comune di Maglie venga subordinata unicamente al seguente vincolo:

I nuovi serramenti devono rispettare la forma e il disegno originale e devono avere finitura superficiale compatibile con i colori tradizionali del legno storicamente usato nell’area di inserimento e non contrastare con il contesto ambientale esistente”.