Normativa

Serramenti, oscuranti e schermi solari e fattore g_gl+sh. Una memoria dell’ing. Luca Papaiz chiarisce…

Il technical advisor di Pellini Industrie e Glass Advisor interviene sul fattore g_gl+sh e sul limite di 0,35 alle schermature solari alla luce del Decreto Ministeriale del 26 giugno 2015 e alla luce della pronuncia del CTI

Technical advisor di Pellini Industrie e Glass Advisor, la start-up che si occupa di simulazioni energetiche degli edifici, l’ing. Luca Papaiz interviene nel merito del dibattito che si è aperto da parecchie settimane sul fattore g_gl+sh (obbligatorio di legge dal 1° ottobre, vedi news) con una sua memoria. Il testo era circolato nelle scorse settimane tra le associazioni ed era giunto anche a noi. Non l’avevamo pubblicato in attesa della pronuncia del CTI che è arrivata giovedì 15 (vedi news) e che sostanzialmente conforta la tesi dell’ing. Papaiz.

La pronuncia del CTI ha diretta influenza anche sui prodotti che ottemperano il dettato del Decreto ministeriale del 26 giugno e che il technical advisor cita alla fine del suo intervento. Con un’apertura possibilista verso alcuni prodotti quali i “sistemi oscuranti “ibridi”, e cioè sistemi oscuranti che essendo costituiti da stecche mobili o elementi orientabili possono essere movimentati per trasmettere più luce”. Qui di seguito la memoria. (eb)


Con riferimento ai nuovi limiti imposti alle schermature solari dal Decreto Ministeriale del 26 giugno 2015, e già in vigore, si è dibattuto molto per capire se il g_gl+sh (fattore solare del vetro con specifiche schermature solari definite nella UNI TS 11300) ed il g_tot (fattore solare del vetro con qualunque tipologia di schermatura) fossero equivalenti.

Il valore g_gl+sh è più restrittivo e sembra infatti escludere le chiusure oscuranti dalla lista di possibili schermature solari. In caso quindi di sostituzione dei serramenti si renderebbe necessario aggiungere una schermatura che riesca a trasmettere la luce e nel contempo rispettare i limiti di legge. Ma spieghiamo il ragionamento che sta dietro a questa affermazione.

Di seguito vediamo la Tabella 5 dell’Appendice B del Decreto Ministeriale che riguarda i “Requisiti specifici per gli edifici esistenti soggetti a riqualificazione energetica” e nella fattispecie il valore del “Fattore di Trasmissione Solare Totale” (ndr: il nome tecnico del Fattore Solare) da raggiungere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si noti innanzitutto che non si richiede un Fattore Solare generico (g) o del vetro con una qualsiasi tipologia di schermatura (g_tot), bensì si fa diretto riferimento al termine g_gl+sh in coerenza con la UNI TS 11300.

In questo caso il pedice ha un significato qualitativo, e non matematico. Scrivere “g_gl+sh” non è uguale a scrivere “g_gl+g_sh”. Il valore pedice “gl+sh” indica un preciso metodo di calcolo congiunto del vetro insieme alla schermatura solare.

Nel Prospetto 5 “Pedici e Apici” della UNI TS 11300 si identificano per chiarezza la definizione di “sh” e “shut”. Vediamo quindi come il pedice “sh” indichi una “Ombreggiatura, schermatura” mentre il pedice “shut” indichi le “Chiusure oscuranti”. Esiste quindi una differenza tra le due soluzioni, e questo nonostante le chiusure oscuranti possano essere utilizzate per ridurre il Fattore Solare.

L’utilizzo della chiusura oscurante (shut) è contemplato solo nella riduzione della Trasmittanza Termica, infatti il punto 11.1.2.1 della UNI TS 11300 esplicita con riferimento alle chiusure oscuranti: “Nella valutazione di progetto e nella valutazione standard si considera un periodo giornaliero di chiusura di 12 h dalle ore 20:00 alle ore 8:00 …”

A maggiore chiarezza di quali schermature vengano considerate con il pedice “shut”. Nel prospetto B.4 della UNI TS 11300 si approfondisce il tema citando alcuni esempi di “chiusure oscuranti” ovvero: “Chiusure avvolgibili in alluminio, chiusure avvolgibili in legno e plastica senza riempimento in schiuma, chiusure avvolgibili in plastica con riempimento in schiuma, chiusure in legno da 25mm a 30mm di spessore.”

Tornando invece alla definizione del Fattore Solare con schermatura filtrante, nel punto 14.3.3 della UNI TS 11300 troviamo la seguente definizione: “In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni più precise, l’effetto di schermature mobili può essere valutato attraverso le norme UNI EN 13363-1 e UNI EN 13363-2 …” (ndr: la seconda è da preferire alla prima poiché molto più precisa).

Per semplificare il calcolo, la norma introduce dei fattori di riduzione che “se applicabili” al caso analizzato consentono di ricavare il valore “g_gl+sh” a partire Fattore Solare del solo vetro. E’ un calcolo molto approssimato ed è da preferire senza dubbio il calcolo secondo UNI EN 13363, ma il prospetto contenente questi fattori di riduzione ci è utile per comprendere quali siano gli elementi di “Ombreggiatura, schermatura” che si intendono con pedice “sh”, ovvero: “Veneziane bianche, Tende bianche, Tessuti colorati, Tessuti rivestiti di alluminio.”

L’omissione delle chiusure oscuranti da questa lista non sembrerebbe casuale ma prova che la normativa non ne preveda un utilizzo giornaliero ma solo notturno.

E’ da notare inoltre che la norma UNI EN 13363 non preveda il calcolo con una copertura parziale del vetro da parte delle schermature solari (ad esempio abbassando una tapparella a metà o chiudendo parzialmente le imposte in legno), ciò porterebbe a concludere che tale comportamento non risulti compatibile con le esigenze della norma, e quindi non qualificabile come schermatura con pedice “sh”.

In via teorica, infatti, un utente potrebbe abbassare le tapparelle per avere un miglioramento della protezione solare, ma in un ambiente climatizzato diventa meno probabile poiché le persone solitamente privilegiano il daylighting ed il contatto visivo con l’esterno rispetto al calore entrante che non avvertono (essendo l’ambiente appunto climatizzato). Il grande passo fatto dal nuovo decreto è proprio quello di considerare non solo il consumo nella climatizzazione estiva ma anche il comportamento dell’utente in un ambiente climatizzato.

Il fatto che il raggiungimento del valore 0,35 sia da attribuire alle schermature che filtrano la luce senza bloccarla completamente cambia le regole in tavola del serramentista che propone la sostituzione dei serramenti. Finora infatti, la presenza in generale della tapparella portava i serramentisti a disinteressarsi quasi totalmente della schermatura solare.

Un’ultima informazione che possiamo carpire dal punto 14.3.3 della UNI TS 11300 è: “Nella valutazione sul progetto o nella valutazione standard si prende in considerazione solo l’effetto delle schermature mobili applicate in modo solidale con l’involucro edilizio e non liberamente montabili o smontabili dall’utente”.

Schermature come quelle da esterno o quelle integrate in vetrata isolante sembrano rispettare l’esigenza di essere solidali con l’edificio, mentre invece il concetto di “liberamente montabili o smontabili” aprirà un nuovo acceso dialogo e potrebbe mettere in cattiva luce le schermature filtranti da interno/arredo.

In conclusione possiamo affermare che alla luce del Decreto ministerilae del 26 giugno 2015 in una riqualificazione del foro finestra sarà necessario avere, anche in presenza di sistema oscurante (che rimane comunque necessario all’utente e contribuisce notevolmente all’isolamento termico invernale) una schermatura che filtri la luce e che rispetti insieme al vetro il limite di 0,35 con sistema oscurante assente.

A titolo esemplificativo e non esaustivo si citano alcune soluzioni schermanti che ad oggi si può considerare soddisfino la normativa:

-Veneziane, frangisole mobili e avvolgibili in tessuto da esterno, abbinati a vetrate isolanti con bassoemissivo o selettivo.

-Schermature integrate nella vetrata isolante (purché non oscuranti) abbinate a vetrate isolanti con bassoemissivo o selettivo.

-Vetri a controllo solare o selettivi con Fattore Solare uguale o inferiore a 0,35

Si è già aperto un dialogo su sistemi oscuranti “ibridi”, e cioè sistemi oscuranti che essendo costituiti da stecche mobili o elementi orientabili possono essere movimentati per trasmettere più luce. Con buona probabilità questi sistemi rispettano la normativa, sarebbe però opportuno che si stabilisse un limite minimo di Trasmissione Luminosa da rispettare in condizioni standard, in maniera da riuscire a distinguere in maniera più precisa la Schermatura Solare dalla Chiusura Oscurante.

Ing. Luca Papaiz