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La pronuncia del CTI sul fattore g_gl+sh. L'ing. Tisi:”vengo qui per seppellire tapparelle, scuri e persiane…”

Sceglie l'arma dell'ironia l'esperto di marcatura CE dei serramenti e di schermi oscuranti per propestare contro la decisione del Comitato Termotecnico Italiano di non considerare gli oscuranti nel calcolo del fattore g_gl+sh

Sulla interpretazione del fattore g_gl+sh (vedi news) da parte del CTI-Comitato Termotecnico Italiano che sta suscitando forti divisioni nel settore (vedi news)  interviene sul filo dell'ironia l'ing. Giovanni Tisi, consulente esperto di marcatura CE di serramenti e sistemi oscuranti.  Qui di seguito il suo intervento.


Caro Direttore,

sai bene come la penso al riguardo, ma vengo per seppellire le tapparelle, gli scuri e le persiane, non per vantarne i pregi, giacché autorevoli interpretazioni ne han già decretato l’inutilità. Vien da sorridere, Direttore, al pensiero di quanti sforzi, quanto impegno e quanta ricerca è stata fatta dai produttori di PVC e di vernici per il legno, per garantire un minimo di tenuta nel tempo dei colori dei manufatti: venendo a scoprire, per autorevole interpretazione, che questi, in realtà, il sole non lo vedono mai, essendo la loro funzione di ‘restare chiuse solo durante le ore notturne’: vuoi vedere che scolorivano per colpa dei gamma burst?

Non citerò di nuovo l’abusato buon vecchio Plinio: probabilmente era rimbambito anche lui, che chiudeva le persiane perché la penombra gli conciliava il meditare: molto meglio avrebbe meditato al riparo di una lastra di ‘pietra specularis’!

Peccato anche per tutti gli imbecilli che da 2000 anni fanno come lui, e riempiono le facciate di questi stupidissimi manufatti; e, ironia della sorte, questo andazzo architettonico (che scopriamo, per autorevole interpretazione, essere inutile e barbaro), ha preso piede proprio in quelle regioni mediterranee che più soffrono di insolazione estiva. Ma da domani si cambia: prometto che da domani, anzi, no, dalla prossima primavera, durante la mia passeggiata mattutina ogniqualvolta vedrò una persiana accostata, un antone semichiuso, una tapparella mezzo abbassata, mi fermerò, suonerò al citofono dell’incauto, e gli spiegherò che, per autorevole interpretazione, meglio farebbe a buttare tutto l’inutile armamentario e sostituirlo con un vetro selettivo: ti farò sapere le reazioni (magari dal letto di ospedale dove mi staranno medicando). Dicevo, non da domani: eh, no, siamo a ottobre. D’inverno un bel po’ di guadagno gratuito è importante: pensa, direttore, che qualcuno ci vuole anche fare le case passive, con i guadagni solari: certo, per questi poveri illusi, rinunciare a 2/3 del guadagno gratuito sarà una brutta scoperta! Ma non tarderà l’industria vetraria a offrirci componenti a comportamento variabile che risolvano il problema. Si, li abbiamo già visti in fiera, vetri che si comportano come tapparelle, che possono modulare la quantità di luce (e, spero, anche di calore) che entra in casa. (Oops, devo stare attento: se dico ‘come tapparelle’, rischiano di essere banditi, per autorevole interpretazione). Che vuoi? Buttiamola sul ridere, in questa strana Italia che incentiva l’uso di componenti che, per autorevole interpretazione, non servono a un accidente.

Alla prossima autorevole interpretazione.

Giovanni Tisi


Nella foto: la persiana avvolgibile a lamelle Orienta di BBC che permette la schermatura notturna e che permette la protezione da eccessivo calore e luce