Serrande d’arte fioriscono a Milano grazie a OCA

Anche oggetti duri e crudi come le serrande possono diventare opere d’arte e lanciare messaggi all’insegna della sostenibilità. E’ successo a Milano grazie ai murales del collettivo di artisti Mostrami alle prese con la seconda edizione di OCA-Open City Art

Dodici cler di negozi milanesi si sono trasformate in serrande d’arte dal 1° maggio al 12 giugno grazie alle street actions di OCA –Open City Art, progetto del collettivo di artisti Mostrami. Ma OCA non è solo un progetto di street art che decora utili ma tristi chiusure tecniche poste a protezione di esercizi commerciali e che rallegra l’occhio e lo spirito dei passanti.

Le serrande d’arte lanciano messaggi

Il progetto OCA, giunto alla seconda edizione, ha voluto lanciare quest’anno un messaggio sulla distribuzione delle risorse, sull’ecologia e sulla equità sociale imperniato sui 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Un messaggio che, grazie al codice QR impresso sul murale delle serrande d’arte e alla realtà aumentata punta a uno degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile: inquinamento, equa distribuzione delle risorse, la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame, il contrasto al cambiamento climatico…

Venti opere

Nella prima edizione di OCA gli artisti milanesi avevano realizzato lo scorso autunno otto serrande d’arte nei quartieri Isola e Sarpi-Procaccini. A maggio hanno portato a termine 12 murales che sono stati presentati in un ciclo di 9 street actions con gaming contest a premi e piccole incursioni teatrali.  Alla fine della seconda edizione di OCA i poster di tutte le venti creazioni artistiche hanno trovato collocazione alla Fabbrica del Vapore in via Procaccini 4.

Un progetto Serrande d’arte per l’Italia?

Il nostro augurio è che il progetto Open City Street continui e si estenda donando bellezza alla città. L’episodio di Milano  non è unico in assoluto. Ricordiamo che proprio un anno fa a Livorno per tre giorni le serrande di garage, di negozi, di un magazzino sfitto sono diventate protagoniste di fantasiose opere di street art (vedi news). Promotori di quell’evento erano stati l’associazione culturale Clan in collaborazione con il Comune di Grosseto e istituzioni locali. Anche qui l’augurio è che il progetto di Livorno continui. Anzi, il vero augurio che possiamo esprimere è che il fenomeno delle serrande d’arte si estenda al resto d’Italia.

 

a cura di Ennio Braicovich