Economia

Tecnologie del legno. Acimall, segno positivo per il consuntivo 2016: +11,5%

La tendenza per il settore delle tecnologie per la lavorazione del legno e dei suoi derivati punta al bel tempo. Sempre più vicini ai dati record del 2007

 

Pur in attesa dei dati definitivi, l’Ufficio studi di Acimall – l’associazione confidustriale che rappresenta i protagonisti del settore delle tecnologie per la lavorazione del legno – stima che nel 2016 la produzione è stata pari a 2.078 milioni di euro, l’11,5 per cento in più rispetto ai 1.864 del 2015.

Più contenuta la crescita delle esportazioni: nel 2016 le vendite oltre confine sono state pari a 1.486 milioni di euro, il 5,1 per cento in più sul 2015, anno nel quale l’export era cresciuto di un più robusto 12,7 per cento rispetto al 2014.

Segnali positivi, confortati da un mercato interno che – grazie agli incentivi e agli interventi pubblici a favore dell’industria e, più in generale, dei consumi – nel 2016 si attesta a 592 milioni di euro, ben il 31,6 per cento in più delle vendite totalizzate sul mercato nazionale nei dodici mesi precedenti. La crescita, dunque, continua e finalmente ci troviamo in un trend economico che non è sostenuto solo dalla nostra fortissima propensione all’export, ma anche da un mercato nazionale decisamente più propenso a investire in beni strumentali.

Dalle analisi dell’Ufficio studi Acimall emergono anche altri segnali da leggere con grande attenzione, ovvero la sempre più evidente dicotomia fra piccole realtà da un lato e le medie e grandi imprese dall’altro: i mercati attuali, nati dalle trasformazioni che tutti conosciamo, premiano sempre più le realtà meglio strutturate, con dimensioni tali da poter approcciare in modo organico, sistematico e continuativo l’intero scenario internazionale. Una tendenza, a dire il vero, oramai perfettamente individuabile da almeno un decennio e alla quale molte imprese non hanno forse prestato quella attenzione che, secondo gli analisti della associazione confindustriale, sarà indispensabile in futuro.

Ciò non toglie che si possa e si debba guardare ai risultati pre-consuntivo per il 2016 con soddisfazione e ottimismo, sottolineando che i livelli record di produzione del settore, i 2.159 milioni di euro raggiunti nel 2007, sono sempre più vicini.