Normativa

UNI 7697. Ferramenta Venerota: “Così si uccide il valore delle norme”

Le norme sono una grande opportunità per i clienti finali, per l’edilizia e i serramentisti. Fatte come è stata fatta la nuova UNI 7697 sono un boomerang per tutti, dice Marco Milani di Venerota

Nel dibattito innescato dall’arrivo della UNI 7697: 2014 (vedi tutte le notizie cliccando qui) si inserisce la Ferramenta Venerota di Lecco, distributore molto noto nell’Alta Lombardia. Lo fa per il tramite di Marco Milani, direttore marketing e contitolare assieme a Nicoletta e Massimo Rota, i figli del fondatore Amedeo.

Giusto un mese, il 14 giugno, in occasione di un incontro dell’Accademia Venerota dedicato ad “Acustica e serramenti”, un centinaio di serramentisti del legno, del pvc e dell’alluminio ha appreso dell’arrivo improvviso della norma UNI 7697 “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie”.

Una norma che è cogente e che quindi è obbligatoria a partire dal 22 maggio, data di pubblicazione. E dei contratti stesi mesi e mesi fa? Che succede? Chi paga gli aumenti? Si sono detti in molti.

“E’ come se -spiega Milani – fossero stati pugnalati al cuore. In molti si sono sentiti traditi. E hanno cominciato a fare i conti degli aumenti dei costi che, in un momento come questo, l’impresa non riconoscerà mai. Sempre che l’impresa paghi il che di questi tempi non è per niente una certezza. Le revisione dei prezzi di questi tempi non esistono proprio. E le discussioni interminabili con i clienti finali! Vagli a spiegare che devono pagare di più”.

Milani che li frequenta tutti i giorni trova che gli artigiani sono sempre più disorientati schiacciati come sono da crescenti pesi burocratici. Non sono neanche arrabbiati. Sono delusi, demotivati. In parecchi pensano di chiudere. Di fronte a una norma che sentono di dover rispettare e che comunque viene percepita come tortuosa e complicata, li sovrasta la paura di sbagliare. Di fatto l’arrivo della nuova UNI 7697 di cui nessuno sapeva letteralmente nulla è stato devastante.

“Eppure le norme se ben fatte e ben comunicate – puntualizza Milani – possono rappresentare una potente leva per rendere servizio ai clienti finali, per risvegliare l’edilizia. Ma occorre tempo. Non le si può fare dall’oggi al domani. Per decreto, come è stato fatto dall’UNI con la pubblicazione della UNI 7697. E attenzione, la norma noi la difendiamo per il suo valore ma andrà rivista in alcuni aspetti tecnici. E poi qualcuno dovrà dirci che fare con i contratti in essere. Chi si accollerà gli extracosti dovuti dopo il 22 maggio? La norma poteva essere una bella opportunità se comunicata in largo anticipo, se dibattuta e discussa e magari modificata prima di essere pubblicata. Avremmo dato a tutti la possibilità di prepararsi per tempo, avremmo potuto preavvisare le controparti dall’arrivo di nuovi obblighi di legge. E avremmo potuto avvisare i clienti per tempo. La filiera dell’edilizia è lunga ed è lenta. Fare le norme così è un boomerang per tutti. Così si uccide il valore delle norme come la UNI 7697 che ha una importante valenza sociale”.
Un messaggio chiaro quello di Milani in nome e per conto dei tanti artigiani che non possono intervenire ai lavori del GL Vetro Piano UNI del 14 luglio come invece vorrebbero. Per dire la loro a chi non ha pensato abbastanza in profondità sull’impatto di una norma che ha valore di legge.
(eb)

Nelle foto:
– serramentisti all’incontro del 14 giugno;
– Nicoletta e Massimo Rota e Marco Milani;
– Marco Milani si rivolge ai serramentisti partecipanti