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VETRO STRATIFICATO E PVB

Il vetro stratificato di sicurezza definito dalla norma UNI EN 12543.2 è composto da due o più lastre di vetro unite tra loro, su tutta la superficie, mediante l’interposizione di uno o più fogli di un particolare materiale polimerico, il PVB (Polivinilbutirrale), materiale plastico, resistente allo strappo e che, in caso di rottura anche violenta, tiene attaccati insieme i pezzi di vetro, evitando possibili ferite da taglio. La poliolefina (plastica) ad alto contenuto calorico è costituita solo da Carbonio, idrogeno e pochissimo ossigeno. È il polimero del monomero CH2 = CH – R dove R = -CH2-CH2-CH2-CHO e fa parte della famiglia degli acetati polivinilici. Questi hanno buona adesione al metallo e al vetro, ottima resistenza agli alcali, moderata resistenza alle alte temperature, agli acidi all’acqua e ai solventi, eccellente resistenza alle muffe. Per assicurare una protezione di base contro gli infortuni è sufficiente che questa pellicola sia spessa almeno 0,38 mm oppure 0,76 mm (si mettono insieme due pellicole da 0,38 mm).

 

Vetri stratificati con pellicola in PVB 

Con l’entrata in vigore della UNI7697 2014 che determina le classi minime di sicurezza nelle abitazioni, le industrie produttrici hanno iniziato a proporre una nuova stratigrafia: 2+2 ovvero due vetri da 2mm uniti dal plastico, questo per ridurre i pesi senza determinare un livello inferiore di sicurezza. Inoltre, qualsiasi strato di PVB dona al materiale anche un maggiore effetto di isolamento acustico e riduce del 99% la trasparenza alla luce ultravioletta. Il vetro stratificato viene prodotto con cristalli chiari, colorati, riflettenti, basso emissivi, con plastici opalescenti o colorati. Questo permette, con una scelta appropriata, di ottenere, oltre alle prestazioni di sicurezza, il controllo solare, l’isolamento termico e l’isolamento acustico. I vetri stratificati con pellicola in PVB vengono identificati con un numero a due o più cifre che indica lo spessore in millimetri delle lastre di vetro che lo compongono, seguito da una cifra separata con un punto che indica il numero totale (e non lo spessore) delle pellicole di pvb collocate fra le lastre.

 

La lettura della composizione dei vetrocamera si legge:

  • struttura del vetro interno
  • canalina

struttura vetro esterno