Economia

Anno del Vetro. È il 2022, lo dichiara l’Onu

Il materiale antichissimo ma modernissimo, in grado di evolversi continuamente e di anticipare le sfide che si pongono all’umanità, verrà celebrato in tutto il mondo. Ma in Italia in modo particolare. Ecco perché.

L’Assemblea generale dell’Onu ha dichiarato il 2022 Anno del Vetro. E’ un riconoscimento straordinario a un materiale antichissimo eppure modernissimo capace di evolversi continuamente, di assumere nuove forme e funzionalità, di affrontare le sfide tecnologiche e ambientale di fronte all’uomo.

Materiale modernissimo

Basti pensare alla fibra di vetro o agli schermi di computer, tablet e cellulari attraverso cui scorre gran parte dell’informazione digitale della nostra società. O alle cellule in vetro dei pannelli fotovoltaici in grado di produrre energia elettrica pulita dal sole. O ai vetri di finestre e facciate che offrono risparmio energetico e comfort e lasciano entrare luce e raggi solari negli ambienti contribuendo ad abbattere le emissioni di CO2 da riscaldamento. Oppure pensiamo ai contenitori in vetro oggi indispensabili per la distribuzione e somministrazione dei vaccini e di tanti altri medicinali. E così via si potrebbe continuare a lungo.

In questo quadro Graziano Marcovecchio, presidente di Assovetro, l’Associazione nazionale degli industriali del vetro aderente a Confindustria, dichiara: “La risoluzione dell’Onu sottolinea come il vetro abbia tutte le potenzialità per favorire modelli di produzione e consumo sostenibili, considerando i progressi compiuti per ridurre il consumo di energia, le emissioni atmosferiche e altri impatti ambientali. È una bella notizia purtroppo offuscata dall’escalation dei costi energetici”. (vedi news).

Anno del Vetro, anno ricco di eventi

L’Anno del Vetro vuole celebrare il ruolo essenziale che il vetro ha e continuerà ad avere nella società. Un evento di apertura di 2 giorni, 10-11 febbraio, al Palazzo delle Nazioni di Ginevra vedrà la partecipazione di 30 relatori di livello mondiale. L’evento sarà trasmesso in streaming in tutto il mondo su Zoom. Le relazioni evidenzieranno le ultime riflessioni su come il vetro può aiutare lo sviluppo di società più giuste e sostenibili insieme alle più recenti scoperte scientifiche e tecniche.

Manifestazioni sono state organizzate in tutto il mondo (vedi qui elenco eventi). Alcune si terranno anche in Italia tra Altare (Savona), Genova, Trento, Parma, Bologna e naturalmente Venezia.

Le prime finestre vetrate a Pompei

Anche noi festeggiamo a nostro modo l’Anno del Vetro offrendo in copertina la testimonianza straordinaria di uno dei primi vetri per finestre proveniente dagli scavi di Pompei. E’ una lastra di vetro color verde chiaro, quasi quadrata, di dimensioni 51 x 45,5 cm e tratta dalla Casa di Giulio Polibio (IX 13, 1-3), Parco Archeologico di Pompei, inv. 22298. Fatto che pochi sanno che il primo impiego documentato di finestre in vetro risale proprio a Pompei dove probabilmente la tecnologia del vetro era stata introdotta da artigiani siriaci e fenici. Nella città campana e nella vicina Ercolano vi erano anche serre e corridoi vetrati.

Da Pompei a Roma e oltre

Da Pompei la tecnologia delle vetrate, basata su telai in legno e borchie in ottone, si diffuse a Roma per adornare basiliche, terme e le case dei cittadini più benestanti. Di fatto la produzione di serramenti vetrati nasce nel nostro paese duemila anni fa. E il vetro, allora come oggi, donava luce, protezione, bellezza. Di questo passato, di cui per fortuna esistono poche ma significative tracce, dovremmo essere orgogliosi. Ecco una ragione in più per promuovere l’Anno del Vetro.

Immagine in alto: © Pompeii Commitment. Archaeological Matters, un progetto del Parco Archeologico di Pompei, 2020. Project partner: MiC. Tutte le immagini d’archivio o realizzate al Parco Archeologico di Pompei sono utilizzate su concessione di MiC-Ministero della Cultura-Parco Archeologico di Pompei.

a cura di Ennio Braicovich