Economia

Bonus edilizi fino al 2025 in Gazzetta Ufficiale. Da oggi si cambia

La Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2021 ha pubblicato la LEGGE 30 dicembre 2021, n. 234 che novella il quadro degli incentivi fiscali per i lavori di efficienza energetica e ristrutturazione edilizia

Da oggi sono applicabili le disposizioni di legge sui Bonus edilizi previsti dalla Legge di Bilancio 2022. Come previsto, la Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2021 ha pubblicato la LEGGE 30 dicembre 2021, n. 234 Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024. (GU Serie Generale n.310 del 31-12-2021 – Suppl. Ordinario n. 49).

Il provvedimento è entrato in vigore oggi 1° gennaio 2022. Esso include i commi dal 28 al 42 dell’articolo 1 che fissano per i prossimi anni il quadro dei Bonus edilizi, modificano le regole di applicazione, riducono in qualche caso le aliquote o i massimali di spesa, introducono interessanti novità.  Ben sei commi recepiscono le indicazioni di massima del Decreto legge Antifrodi (DL n. 157) che viene pertanto abolito, “con salvezza dei suoi effetti”. Il messaggio che giunge dallo Stato è chiaro: attenzione a chi approfitta illegalmente degli incentivi. E i casi di abusi non sono pochi, ahinoi.

In allegato il lettore trova un estratto della legge che riportano i commi accennati. In giallo sono segnati i numeri dei commi di rilevanza.

Bonus edilizi, che cosa cambia e che cosa no

Il quadro è nettamente in movimento rispetto alla situazione vigente fino a ieri 31 dicembre 2021. Come mostrano la nostra presentazione preliminare  (vedi qui) che andrà approfondita e la Tabella seguente in cui abbiamo riassunto sinteticamente i Bonus edilizi riportandone la durata e la modifica principale.

La forza del settore costruzioni

A proposito del nuovo quadro il commento generale del mondo dell’edilizia e del settore dei serramenti è generalmente positivo. Qualcuno dice che poteva andare molto peggio. Ci sembra una posizione pessimistica dimentica della forza del mondo delle costruzioni, delle sue federazioni e associazioni che hanno saputo lavorare molto bene con il Parlamento per contenere il rigorismo del Ministero dell’Economia e finanze. Il quale (d’altronde è il suo mestiere) vede i provvedimenti di legge sotto l’aspetto dei costi e mai sotto quello delle opportunità. Che sono tante come mostrano i 25 anni di detrazioni fiscali per la casa e i 15 di incentivi  per l’efficienza energetica.

I punti da chiarire

Eppure non tutto è chiaro nella Legge n. 234. Del resto le 3500 parole dei 15 commi sono spesso ombrose, per non dire chiare solo agli ultraesperti.

Prendiamo solo un paio di punti. L’Agenzia delle Entrate dovrà darsi una mossa per chiarire il prima possibile gli aspetti di propria competenza. L’altro punto scottante è il decreto sui prezzi di alcuni prodotti edilizi che il MITE – Ministero della Transizione ecologica dovrà emettere entro il 9 febbraio. In entrambi i casi il rischio è il blocco del mercato. Già avvenuto con lo sciagurato DL Antifrodi.

E poi ci sono tanti altri aspetti che saranno da chiarire, senza intorpidire le acque.

Semplificare le regole

Una considerazione la merita il florilegio delle percentuali di detrazioni fiscali per la casa. Siamo oramai a nove. Francamente non ci meritiamo tanto. Pochi ci capiscono qualcosa. L’obiettivo sarà di arrivare a semplificare la materia degli incentivi per i lavori edili e il numero di detrazioni.

Sarebbe un grande risultato arrivare a poche regole chiare e semplici. Tutto il turbinio di circolari, interpelli, interpretazioni attorno a ecobonus, bonus casa, superbonus, manutenzione ordinaria e straordinaria, edilizia libera ecc. esiste solo in Italia.

Leggi chiare alla portata di tutti

Dovremmo riuscire a ottenere da Governo, Parlamento e Agenzia delle Entrate leggi, regolamenti e interpretazioni semplici alla portata della signora Maria e del signor Mario.  Così è in Francia e in Germania.

Non è possibile che rivenditori e serramentisti diventino avvocati, fiscalisti, commercialisti, finanzieri oltre che finanziatori. Tutto questo sono diventati negli ultimi due anni. E’ vero… gira l’economia ma il loro mestiere è altro: vendere e produrre beni al servizio del confort, del risparmio energetico e della sicurezza dei cittadini. Questo è il loro mestiere. Se sono diventati altro, è perché le leggi sono scritte in maniera complessa, da legulei.

Certamente in questo inizio anno non dobbiamo dimenticare che per la prima volta avremo degli incentivi programmati per diversi anni. E non diteci che questa non sia una grande novità. Grazie al Governo Draghi che finalmente ha recepito una richiesta che le associazioni avevano posto da anni. Insomma, era ora!

Con queste prime considerazioni del 2022 non ci resta che augurare a Tutti Buon Anno e Buon Lavoro

Ennio Braicovich

 

 

 

 

 

 

 

a cura di Ennio Braicovich

Documenti Allegati

LEGGE N. 234_2021 ARTICOLI BONUS EDILIZI