Bonus edilizi. Le riflessioni a caldo della rivenditrice Fini

Ecobonus, Bonus Casa alias Bonus Ristrutturazione, Visto di conformità, Asseverazione e Prezzari sotto la lente dello sguardo indagatore di Lucia Fini, rivenditrice di Arezzo

Lucia Fini, titolare e addetta commerciale della rivendita Fini Progetti Infissi di Arezzo, tra i più acuti e seguiti personaggi sul web del serramento, porge a tutti noi come regalo per l’Anno Nuovo le proprie riflessioni, ancora a caldo, sui bonus edilizi come da Legge di Bilancio 2022. In un momento in cui molte cose sono da chiarire, le considerazioni di Lucia Fini sono all’insegna di saggezza e prudenza. Lucia Finiè già intervenuta su queste pagine con proprie riflessioni su temi come il Superbonus e l’Ecobonus e su Detrazioni e cessione del credito.

Eccole (EB)


Riflessioni a caldo sui Bonus edilizi

Lucia Fini

Anzitutto sarà necessario attendere, dopo la legge di bilancio 2022, tutta una serie di chiarimenti che saranno fondamentali per sciogliere i dubbi di tipo applicativo che inevitabilmente si sono presentati.

Il mondo dei serramenti beneficia di molte opportunità che devono però essere ben conosciute da noi operatori del settore.

Proviamo comunque a fare un punto della situazione.

-Sono prorogati ecobonus 50 e bonus ristrutturazione 50 con cessione e sconto in fattura per il triennio 2022/2024; (comma 29 lettera a);

-Per asseverare i bonus minori, quando necessario, si possono utilizzare i prezzari regionali e/o Dei (comma 28 lettera I);

Posto come assodato il rispetto dei requisiti tecnici per ogni agevolazione fiscale, analizziamo le possibilità di detrazione/sconto/ cessione per tipo di agevolazione.

Ecobonus 50%

Il Contribuente che decide di fruire della detrazione in 10 anni, dovrà seguire le stesse regole scritte nel decreto rilancio 34/2020 (post 6 ottobre 2020 , ante 12 novembre 2021)

Per fare un esempio pratico, per la sostituzione infissi in ecobonus 50 in edilizia libera , se il Contribuente opta per detrazione in 10 anni, non avrà necessità di visto da parte del Commercialista e asseverazione da parte del Tecnico ma congruità prezzi con allegato I da parte del Fornitore/Posatore.

Il tetto di spesa rimane a euro 120.000.

Anche il Contribuente che decida di optare per sconto in fattura o cessione del credito, qualsiasi sia la cifra spesa (quindi anche superiore ai 10000 euro) non ha necessità di visto o asseverazione, purché l’intervento sia inquadrato in “edilizia libera” ( comma 29 lettera b)

Ci sono però almeno tre osservazioni importanti:

Osservazione 1

dal glossario della edilizia libera, la sostituzione degli infissi ricade in questo tipo di intervento; però l’Agenzia delle entrate inquadra questo lavoro come manutenzione straordinaria.

Sarebbe opportuno un definitivo chiarimento/allineamento da parte di Ade.

Inoltre, dagli interventi in edilizia libera, sono esclusi alcuni tipi di immobili (quindi per avere la certezza di effettuare un lavoro in edilizia libera è necessario consultare il Comune dove è sito l’immobile o responsabilizzare il Cliente tramite una autodichiarazione)

Osservazione 2

Se il Contribuente ha una pratica edilizia aperta perché ha un lavoro che necessita di manutenzione straordinaria e decide di sostituire anche le finestre, che sono invece intervento in edilizia libera , l’intervento superiore assorbe quello inferiore;

Pertanto posso detrarre le finestre senza visto e asseverazione come ecobonus 50  anche se è presente un titolo edilizio di manutenzione straordinaria?

Temo proprio di no.

(chiaramente se ho il solo intervento delle finestre in edilizia libera o due interventi in edilizia libera come cambio infissi e caldaia, il problema non si pone perché non verrà presentata nessuna pratica edilizia)

Osservazione 3

(valida solo per chi opta per cessione/ sconto)

Se gli Enti che compreranno il credito, vorranno come garanzia visto e asseverazione, dovremo adeguarci a questa richiesta.

Sarà necessario e fondamentale verificare nel portale della Agenzia delle Entrate che cosa venga richiesto al momento della cessione del credito.

Sarà la vera prova del nove per sconto e cessione.

Bonus Ristrutturazione 50%

Per fruire di questo bonus è necessario che i lavori da effettuare, richiedano una pratica edilizia almeno di manutenzione straordinaria.

Il Contribuente che decide di fruire della detrazione in 10 anni, seguirà le stesse regole scritte nel decreto rilancio 34/2021 (post 6 ottobre 2020, ante 12 novembre 2021), senza limiti di spesa né a metro quadrato né per importo. Chiaramente rimane il tetto di spesa massimo di euro 96.000.

il Contribuente che decide invece di optare per sconto in fattura o cessione del credito, deve verificare con le figure professionali, la cifra complessiva di spesa dell’intervento.

Se tale cifra non supera i 10000 € (io interpreto il totale e non per singolo intervento, anche se questo passaggio è stato eliminato nella ultima stesura), non sono necessari visto e asseverazione

Se la cifra è superiore ai 10000 sono necessari visto e asseverazione. (comma 29 lettera b)

Costo Visto e Asseverazione

Le spese per visto e asseverazione sono detraibili (comma 29 lettera b).

Pertanto, a mio parere, è consigliabile in questo momento e in caso di cessione o sconto in fattura, sia il visto del Commercialista che l’ asseverazione da parte del Tecnico.

(rimane il dubbio se in Ecobonus 50 il Tecnico possa utilizzare solo Dei o regionali oppure anche l’Allegato I)

Il costo varierà in base all’importo lavori (da verificare anche in base alla polizza assicurativa richiesta al Tecnico).

Pagamenti Periodo dal 12/11/2021 al 31/12/2022

Secondo una mia prima interpretazione tutta da verificare, le regole da applicare sono quelle VIGENTI al momento della stipula del contratto di cessione e non quelle della data dei pagamenti delle fatture.

Se il pagamento è avvenuto nel periodo tra il 12 /11/21 e il 31/12/21, ma l’atto di cessione avviene dopo il 01/01/22 , è a mio avviso possibile seguire le nuove regole della legge di bilancio 2022 ( anche perchè lo stesso principio è stato applicato per rendere operativo il DL 157 antifrodi)

Discorso diverso è per le Aziende che hanno applicato sconto in fattura perché la data del pagamento alla Azienda da parte del Contribuente coincide con l’atto di cessione del credito all’Azienda stessa.

I Bonus edilizi in conclusione

Come già accennato, per evitare ogni fraintendimento, in questa fase opterei per richiesta di visto e asseverazione per ogni operazione di cessione o sconto .

Valutiamo con molta attenzione l’applicazione dello sconto in fattura che  rimanderei a quando abbiamo i chiarimenti necessari per lavorare con  tranquillità.

Sono spese detraibili e tutelano tutta la filiera, dal Contribuente all’Ente che compra il credito.

Se poi questi documenti non fossero necessari, meglio ancora.

Lucia Fini, Fini Progetti Infissi

a cura di EB