Economia

Confartigianato agli Stati Generali: imprese e lavoro al centro

‘L’Italia può ripartire ponendo le imprese e il lavoro al centro degli investimenti da realizzare usando tutte le risorse europee’. Sette proposte green molto concrete

Il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti, nella foto di spalle di fronte a Conte, intervenuto oggi al confronto con il Premier Giuseppe Conte e i rappresentanti del Governo durante gli Stati Generali dell’Economia di Villa Pamphilj ha affermato:
‘L’Italia può ripartire ponendo le imprese e il lavoro al centro degli investimenti da realizzare usando tutte le risorse europee’.

Merletti ha indicato una serie di proposte (vedi qui sotto) contenute in un documento consegnato al Governo e ha ribadito il sì convinto di Confartigianato all’Europa e all’Euro. “Dobbiamo utilizzare tutte le risorse europee, senza preconcetti, per realizzare le riforme necessarie, da un lato, a recuperare ritardi, inefficienze e diseconomie esterne alle imprese e, dall’altro, a valorizzare il nostro tessuto produttivo, di cui la piccola impresa di territorio è il punto di forza, modello capace di coniugare la sostenibilità ambientale, economica e sociale e che ci ha permesso di rimanere il secondo maggior Paese manifatturiero in Europa e leader globale nei settori di punta del made in Italy, dall’agroalimentare alla moda, dal legno-arredo alle meccanica. A questo proposito va colta l’occasione per consolidare e irrobustire le nostre imprese con una nuova Legge quadro dell’artigianato che si ispiri al modello europeo e sulla quale ci stiamo confrontando con i colleghi delle Organizzazioni artigiane di Francia e Germania”.

Il presidente di Confartigianato ha poi sollecitato la semplificazione e l’efficientamento della burocrazia e una riforma del fisco. E ha indicato sette interventi da realizzare.

Confartigianato: gli interventi da realizzare

1-rafforzare le misure a sostegno degli investimenti produttivi privati
In relazione agli investimenti effettuati nel 2020 e 2021 va raddoppiata la percentuale del credito d’imposta riconosciuto per l’acquisto di beni strumentali nuovi (dal 6% al 12%) compresi quelli connessi ad Impresa 4.0. (dal 40% all’80%).

2-rafforzare le misure sulle ristrutturazioni orientate al risparmio energetico e alla messa in sicurezza degli edifici
Estendere a tutti gli interventi e tipologia di edifici le misure di innalzamento della soglia della detrazione al privato, prevedendo il loro mantenimento strutturale attraverso un meccanismo scalare discendente per gli anni successivi al 2021 (esempio: soglia all’90% nel 2022 e all’80% nel 2023).

3-avviare investimenti pubblici di recupero della fragilità dei luoghi orientati alla “sostenibilità”
Favorire il recupero dei borghi e della provincia, attraverso programmi orientati al miglioramento delle condizioni abitative, infrastrutturali e “digitali” dei luoghi per favorire una migliore allocazione delle persone che decongestioni le aree urbane.
A tal fine è necessario un rilancio importante della “strategia per le aree interne” in grado di creare le condizioni essenziali di complementarietà virtuosa tra piccoli e grandi centri.

4-riqualificazione “green” del patrimonio edilizio pubblico e sua messa in sicurezza
Favorire la transizione green e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, a partire dalla riqualificazione delle scuole, nonché il recupero degli spazi culturali e la riqualificazione del connesso patrimonio, incrementando il ricorso alle tecnologie eco-sostenibili e alla bio-edilizia nel nuovo edificato.

5-favorire la realizzazione di nuova edilizia pubblica nei settori di servizio per le comunità locali
Riavviare un programma di piccole opere e investimenti pubblici legati alla realizzazione di nuovo edificato (anche attraverso interventi di demolizione/ricostruzione) destinato all’educazione e alla scuola, alla sanità e ad altre aree di servizio pubblico essenziale legato soprattutto alle esigenze delle piccole comunità locali.

6-favorire la riqualificazione delle infrastrutture logistiche essenziali e di collegamento, soprattutto negli ambiti di prossimità e sviluppo della mobilità sostenibile
L’orientamento green dei processi di sviluppo deve prevedere investimenti orientati alla riqualificazione delle infrastrutture logistiche essenziali e di collegamento, soprattutto negli ambiti di prossimità. In tal senso deve essere adottato un approccio che favorisca lo sviluppo della mobilità sostenibile, come grande opportunità di investimento integrato pubblico/privato a sostegno dell’economia dei territori e delle imprese di vari settori, dall’impiantistica, ai trasporti, alla logistica, allo sviluppo software, sino all’autoriparazione.

7-recuperare la piccola manifattura all’interno dei centri urbani
Deve essere promossa una maggiore partecipazione delle micro e piccole imprese nei processi di sviluppo locale, favorendo un armonico sviluppo delle caratteristiche (anche attrattive) dei luoghi mediante la loro contaminazione con la piccola produzione di qualità, integrando tali politiche in un nuovo modello di organizzazione dell’accoglienza turistica.

a cura di EB