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Distanziamento Covid-19 grazie a barriere e pareti divisorie

Dai ristoranti a bar, dai camping alle spiagge, dagli uffici alle fabbriche, per un lungo periodo di tempo vivremo congiunti ma separati, protetti ma delimitati da separé più o meno trasparenti

Barriere, pareti divisorie, schermi, percorsi protetti saranno parte della nostra realtà quotidiana di distanziamento sociale e interpersonale contro il contagio da Covid-19. Non ci sarà ambiente sociale che non ne verrà toccato. Così in redazione si accumulano una dopo l’altra le notizie su questi strumenti di separazione e protezione interpersonale.

L’ultima riguarda una soluzione green sviluppata da Enea in collaborazione con l’azienda Ecofibra che assicura il corretto distanziamento sulle spiagge nella fase post-emergenza Covid-19.

L’idea è di utilizzare la Posidonia oceanica, una pianta marina che si deposita in grandi quantitativi sugli arenili mediterranei, per realizzare barriere di sicurezza ecologiche, separando gli ombrelloni e creando percorsi di accesso all’acqua.

Questi prototipi di “separè” ecologici, alti circa 120 cm e larghi 200 cm, sono dotati di telai in acciaio e fodera in plastica riciclata o in materiali naturali. A fine stagione l’imbottitura può essere semplicemente svuotata sulla spiaggia dove torneranno a svolgere l’originaria funzione di protezione dall’azione erosiva provocata dalle onde.

A proposito di spiaggia è assolutamente scenografica l’idea di un gruppo di architetti romani, lo Studio Obicua, che si merita l’immagine di copertina, in alto. E’ un bel suggerimento per attrezzare le spiagge in vista dell’estate e dell’ avvio della stagione balneare in tempo di coronavirus che ha fatto il giro del mondo.

Gli igloo da spiaggia consistono in cupole, costruite con materiali ecosostenibili e leggeri, in bamboo e alluminio. La struttura autoportante e facilmente assemblabile con moduli triangolari, garantisce uno spazio interno corrispondente a 4 metri di diametro, ha funzione protettiva e garantisce il distanziamento sociale.

Sempre per il mare e il campeggio avanzano soluzioni più rigide, come quelle che propone Delimita Arrigoni, specialista di tessuti tecnici che consentono di mantenere la giusta distanza sociale, riducono la possibilità di contagio e garantiscono il passaggio d’aria. Installati a doppio strato individuano uno spazio sicuro. Sono facilmente installabili, lavabili e sanificabili. Garantiscono una lunga durata e hanno un aspetto elegante. Questi tessuti tecnici possono essere anche utilizzati in soluzione tunnel sorretti da una adeguata struttura.

partizioni in vetroPer gli spazi interni abbiamo diverse soluzioni di separazione e confinamento trasparente. Ad esempio Saint-Gobain Glass, realtà del settore del vetro piano che non ha bisogno di presentazione, insieme a Logli Massimo Saint-Gobain, azienda specializzata in sistemi e accessori per il fissaggio e l’assemblaggio di prodotti in vetro, ha messo a punto diversi sistemi di protezione di sicurezza anti Covid-19. Adatte sia per gli spazi comuni e pubblici, le pareti trasparenti possono essere utilizzate quali barriere ed elementi di separazione, sia per gli uffici, dove è consigliabile fare uso di partizioni interne degli ambienti.

Un’alternativa leggera sono le barriere parafiato protettive in plexiglass da posizione sia sui banconi che sulle scrivanie di farmacie, banche, uffici, supermercati, alimentari, negozi, bar, tabaccherie e attività aperte al pubblico.

I pannelli divisori parafiato da banco in plexiglass trasparente, come quelli della Twentyprint, permettono lo scambio di merci, beni e denaro in totale sicurezza per commercianti e clienti.

Un altro esempio di divisori parafiato è quello della Tecnofluid, specialista in oleodinamica, che ha riconvertito parte della produzione per la realizzazione di pannelli divisori per ridurre le probabilità di contagio da Covid 19.

Con le pareti trasparenti parafiato ha protetto cassiere di supermercati, tabaccai, banchieri, vivaisti e parrucchiere.

Le stesse protezioni in alluminio e plexiglas possono essere utili a separare gli spazi all’interno degli uffici, quando vi sono postazioni di lavoro confinanti, e anche in ambienti produttivi, qualora non vi siano le distanze minime tra le persone.

Siamo certi che prossimamente altre soluzioni tecniche appariranno.

a cura di Ennio Braicovich