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Ecobonus 65%. Ecco perché gli infissi performanti sono Amici dell’Ambiente

Enea: “gli infissi sono i componenti edilizi che hanno dato il maggior contributo al risparmio energetico”, e quindi alla riduzione delle emissioni di CO2. Fonte: Rapporto annuale 2017 - Le detrazioni fiscali del 65%

Detrazioni fiscali 65%, ecobonus, infissi: tutti temi caldissimi nel momento in cui le Commissioni parlamentari stanno per redigere il testo finale della Legge di Bilancio 2018 che deciderà anche delle sorti del settore infissi e serramenti.
Non affronteremo qui le tante caratteristiche e funzioni degli infissi. Ci concentreremo invece solo sul risparmio energetico conseguito con la loro installazione e quindi alle conseguenti minori emissioni di CO2 in atmosfera. Un parametro che misura la ‘bontà’ ambientale dei prodotti, per dirla in breve.

Quanto, dunque, incidono gli infissi agevolati con l’ecobonus 65% sul risparmio energetico del Paese e quindi sulla riduzione delle emissioni di CO2? La domanda più che legittima, soprattutto in questo momento, trova risposta chiara e limpida nel RAPPORTO ANNUALE 2017 – Le detrazioni fiscali del 65% pubblicato dall’ Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, qui sotto allegato. Ne riprendiamo qui di seguito il contenuto delle pagine 19, 20 e 21 con le relative tabelle immagini. Il testo è dei ricercatori Alessandro Federici e Matteo Scoccianti di ENEA.

Il risultato sorprenderà più di un lettore del settore infissi e serramenti quando scoprirà che tra tutti i prodotti che godono dell’ecobonus 65% i serramenti si ritagliano il primo posto in classifica nel risparmio energetico e quindi nelle minori emissioni di CO2.

Ecco perché gli infissi performanti sono Amici dell’Ambiente. Ecco perché insistiamo tanto sulla riconferma del 65% per gli infissi performanti o, in subordine, sul mantenimento di un forte differenziale di agevolazione tra infissi ordinari e infissi ad alta valenza energetica. Ecco perché è giusto fare pressione sul Parlamento come stanno facendo le Associazioni del serramento (vedi news) e scrivere (clicca qui) al proprio Parlamentare sollecitando il mantenimento del 65% per i prodotti Amici dell’Ambiente.

Buona lettura!
Ennio Braicovich


3. Risultati conseguiti
Alessandro Federici, Matteo Scoccianti, ENEA

3.1 Risultati complessivi per il periodo 2014-2016
Nel triennio 2014-2016 sono stati realizzati circa un milione di interventi (Tabella 3.1), di cui oltre 360.000 nel 2016, anno in cui oltre la metà di essi ha riguardato la sostituzione di serramenti (Comma 345b), e per circa il 20% la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale (Comma 347) e l’installazione di schermature solari (Comma 345c). La crescita del numero di richieste osservato negli ultimi due anni è ascrivibile proprio al contributo degli interventi per schermature solari. Si ricorda come i dati relativi al 2016 non siano ancora consolidati.

Gli investimenti attivati nel triennio ammontano a circa 9,5 miliardi di euro (Tabella 3.2): oltre il 40% delle risorse è stato destinato al Comma 345b; il 25% alla coibentazione di solai e pareti (Comma 345a); poco più del 9% alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’intero edificio (Comma 344). L’ammontare complessivo di investimenti nel 2016 è stato pari a oltre 3,3 miliardi di euro (7% in più rispetto al 2015): il valore massimo potenziale delle detrazioni fiscali che potranno essere richieste dai beneficiari nell’arco dei prossimi dieci anni è pari a 2,1 miliardi di euro.
I risparmi conseguiti nel triennio ammontano a circa 3.300 GWh/anno (Tabella 3.3).

Mediamente, oltre il 40% dei risparmi è conseguito tramite la misura relativa alla sostituzione dei serramenti, per oltre un quarto da interventi di coibentazione di pareti e per circa il 20% dalla misura relativa alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Tale distribuzione è confermata anche per il 2016, anno in cui l’ammontare complessivo dei risparmi energetici conseguiti ha superato i 1.110 GWh/anno.

La Figura 3.1 riporta la distribuzione regionale della quota di investimenti del 2016 rispetto al reddito netto disponibile, mediamente pari allo 0,3%, con punte di circa lo 0,7% in Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige; al di sotto della media quasi tutte le regioni del Mezzogiorno. La distribuzione osservata per 2014 e 2015 dell’indicatore è del tutto simile.

Come detto, i maggiori risparmi sono associabili in particolare alla sostituzione di serramenti (mediamente oltre il 41% del totale) e alla coibentazione di solai e pareti (oltre il 26%), tipologie di interventi che, insieme alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’intero edificio, risultano essere caratterizzate dal miglior costo efficacia, con un costo sostenuto tra i 9-12 centesimi di euro per ogni kWh di energia risparmiato durante tutta la vita utile dell’intervento (Tabella 3.4).

In termini di interventi specifici eseguiti e tecnologie installate, la Tabella 3.5 riporta il dettaglio degli investimenti attivati, sia per il 2016 che per il periodo 2014-2016: la quota principale delle risorse stanziate nel triennio, circa 4,36 miliardi di euro, ha riguardato la sostituzione di 1,9 milioni di serramenti (incentivabili non soltanto tramite il Comma 345b, ma anche dai commi 344 e 345a in caso di interventi multipli); oltre 1,7 miliardi di euro sono stati destinati invece ad oltre 52.000 interventi sulle pareti orizzontali ed inclinate.

La distribuzione degli investimenti nel 2016 riproduce quella osservata nel triennio, con circa 1,5 miliardi di euro per i 647.000 serramenti sostituiti, oltre 650 milioni di euro per circa 16.000 interventi su pareti orizzontali e inclinate, e oltre 300 milioni per circa 16.000 interventi su pareti verticali.

Anche in termini di risparmi energetici conseguiti nel periodo 2014-2016 (Tabella 3.6), il contributo principale deriva dalla sostituzione di serramenti (46,6% del totale), seguito da quello ottenuto grazie ad interventi su pareti orizzontali e inclinate (18,4%), e verticali (10,7%), nonché per l’installazione di caldaie a condensazione (13%).

Esaminando il solo 2016, il contributo principale è derivato dai serramenti (482 GWh/anno su oltre 1.100), mentre quasi un terzo del risparmio è stato conseguito grazie ad interventi sulle pareti, sia verticali che orizzontali e inclinate (346 GWh/anno).

Documenti Allegati

Detrazioni-65-2017-ENEA.pdf