Economia

Fiere. Bau 2015 di Monaco alle porte, sempre più tonica

Dal 19 al 24 gennaio alla Fiera di Monaco una mostra sempre più internazionale e attesa

Sono quasi 500 le aziende tedesche e straniere in lista d’attesa per l’edizione 2015 della fiera dell’edilizia di Monaco di Baviera. Un numero che da solo la dice lunga sul suo riscontro. Per rispondere alla domanda crescente di questa e altre manifestazioni la Fiera di Monaco sta costruendo due nuovi padiglioni che saranno pronti però fra due anni, dice il project manager della Bau David Krebs ai giornalisti italiani convenuti alla conferenza stampa pre-fiera tenutasi oggi a Milano.

Tutti già occupati i 180 mila metri quadrati della fiera dagli oltre 2000 espositori, 30% dei quali provenienti dall’estero. 83 le aziende italiane, prime per numerosità tra gli espositori esteri (vedi elenco delle aziende in allegato). Tutti i settori dell’edilizia vi sono rappresentati: dalle ceramiche all’impiantistica, dai materiali isolanti all’arredo bagno, alla domotica e al software e naturalmente alle chiusure tecniche, alle facciate, ai vetri e ai serramenti.

Krebs si dice fiducioso di superare la cifra di 232 mila visitatori della scorsa edizione di cui 26% esteri (60149). In prima fila gli austriaci (che vivono proprio accanto alla Baviera). Buoni secondi i visitatori italiani che sono stati 4840, un numero che si è quasi raddoppiato rispetto all’edizione del 2009, evidenzia il manager tedesco. Terzi gli svizzeri (4600), quarti i russi (3049) e via tutti gli altri. Ben 9000 i visitatori da fuori Europa.

Quanto alle professionalità in visita, primi per numerosità impresari edili, trasformatori e applicatori, artigiani risultati il 36% dei visitatori. A ridosso con il 32% i commercianti edili e i fornitori dell’industria edilizie (nel suo complesso). Terzi progettisti e ingegneri con il 27%, in numero crescente di edizione in edizione: 62 883. Di questi progettisti il 21% veniva dall’estero ovvero 12 631. Sono numeri che fanno dire “nessun altro salone richiama tanti architetti e ingegneri da tutto il mondo come la Bau”.

Al di là dei numeri che pur contano, David Krebs evidenzia il posizionamento unico della fiera per qualità dei brand rappresentati, degli espositori presenti e dei prodotti in mostra, per l’internazionalità di espositori e visitatori, per le innovazioni e le soluzioni proposte.
Intensissima la parte culturale della manifestazione: dalla Intelligent urbanization all’Ecodesign by ift, dalla “Demografia diventa verde”, all’Architettura tessile, dal Futuro dell’edilizia al Costruire per il futuro, al Dialogo fra Architetti e industria, all’Archi-world Academy e alla Notte bianca dell’Architettura quando 40 edifici di particolare pregio architettonico e tecnologico apriranno le porte ai visitatori della fiera fino alle ore 24 di venerdì 23 gennaio.

Tra i partner culturali della Bau 2015 l’ift Rosenheim che organizza lo Special Show “Ecodesign”, presentato in conferenza stampa dall’ing. Christian Kehrer, coadiuvato dall’ing. Dante Baldelli per le traduzioni. L’Ecodesign è un tema di grande attualità all’insegna di sostenibilità, sicurezza e fruibilità in collaborazione con industrie sensibili all’argomento. Ift naturalmente lo declinerà in termini di facciate, vetri e serramenti. Sostenibilità ed ecobilancio sono due megatrend di importanza crescente. Non a caso, evidenzia Kehrer, si assiste alla diffusione degli schemi di certificazione come Leed, Breeam, BND per gli edifici dove gli edifici certificati acquistano valore economico anche grazie alla certificazione ambientale.

In questo quadro acquista valore anche l’EPD, l’Environmental Product Declaration, la dichiarazione ambientale di prodotto, che sintetizza la qualità ecologica dei prodotti in base alla norme ISO 14025 e al prEN 15804. Prodotti con le migliori caratteristiche ambientali saranno i preferiti dove il progetto prevede la certificazione dell’edificio. Non a caso sono oltre 120 gli EPD rilasciati finora dall’ift. Conclude Kehrer: “L’ecodesign imporrà una maggiore efficienza energetica dei prodotti, una maggior attenzione all’intero ciclo di vita del prodotto. I prodotti avranno una maggior durata di vita e occorrerà pensare alla possibilità di riparazione e di aggiornamento/miglioramento”. Anche di questo si parlerà alla Bau 2015.
(eb)