Normativa

Guida Bonus mobili, anche per la sostituzione degli infissi

Alla luce delle novità inserite nella Legge di Bilancio 2021 l’Agenzia delle Entrate pubblica la riedizione della Guida sulla detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici generata dai vari interventi da Bonus Casa

La Guida Bonus mobili ed elettrodomestici è stata ripubblicata (clicca qui) dall’Agenzia delle Entrate alla luce delle novità inserite all’interno della Legge di Bilancio 2021, e precisamente al comma 58 dell’art. 1 della legge n. 178/2020. Si tratta di un agile e utile volumetto che con linguaggio chiaro, per quanto ciò sia possibile, conduce il contribuente verso la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici dopo aver eseguito un intervento da Bonus Casa.

La Guida Bonus mobili ed elettrodomestici si rivela di aiuto anche all’operatore dell’edilizia che vuole fungere da avvisato consulente della propria clientela.
L’agevolazione fiscale, ossia la detrazione Irpef del 50%, riguarda l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione andrà ripartita tra che ne ha diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Quali le novità contenute Guida Bonus mobili 2021?

La prima è senza dubbio la proroga dell’incentivo fino a fine dicembre 2021. E riguarda gli acquisti che si effettuano nel 2021, ma può essere richiesta da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato lo scorso anno, e comunque non prima del 1° gennaio 2020. L’agevolazione può anche essere richiesta per gli acquisti effettuati nel 2020 a patto che l’intervento di ristrutturazione sia avvenuto dopo il 1° gennaio 2019. Occhio, quindi, alle date sia per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici che alle date dei lavori di ristrutturazione.

La seconda importante novità è il ragguardevole aumento da 10 a 16 mila dell’importo massimo di spesa per acquisti effettuati nel 2021 per lavori eseguiti sia quest’anno che nel 2020. Se invece gli acquisti sono stati effettuati nel 2020, vale sempre il limite dei 10 mila euro. L’aumento del 60% del massimale di spesa incentiverà sempre di più o clienti a richiedere tale agevolazione a serramentisti e rivenditori di porte e finestre. Da un paio d’anni essi stanno spostando sempre di più gli interventi di sostituzione dei serramenti sotto il Bonus Casa anziché sotto il Ecobonus (che non dà diritto al Bonus Mobili), come abbiamo rilevato qui. Una migrazione giustificata anche dai minori vincoli del Bonus Casa.

Fatto di rilevante interesse è che la Guida Bonus mobili ed elettrodomestici precisa opportunamente che il limite massimo degli acquisti vale per “la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio”.

Anche gli infissi tra gli interventi edilizi utili per il Bonus Mobili

Tra gli interventi edilizi necessari per avere la detrazione la Guida bonus mobili enumera:
– manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti:
– ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
– restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati;
– manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Gli infissi esterni rientrano in diversi interventi

La sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso” rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria, così afferma la Guida Mobili, espressa con una formulazione su cui non siamo d’accordo (su ciò torneremo più avanti). Rientrano pure la costruzione di recinzioni, cancellate, scale interne e scale di sicurezza.

Tra le opere di ristrutturazione edilizia rientrano le modifiche delle facciate, l’apertura di nuove porte e finestre e la trasformazione di un balcone in veranda, opera che rientra tra le costruzioni tipiche dei serramentisti.

Abbiamo, quindi, le opere di manutenzione ordinaria su parti condominiali che danno diritto al Bonus (ma solo per arredi condominiali), tra cui si contemplano la sostituzione di infissi esterni, e la riparazione o la sostituzione di cancelli o portoni.

Attenzione, non tutti gli interventi danno diritto al bonus. Ad esempio, la Guida mette in guardia che non danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici quelli finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. A meno che essi non siano inquadrabili tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.

Altro avviso: per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione deve precedere quella in cui si acquistano i mobili e gli elettrodomestici.

Da non dimenticare anche che dal 2018, tuttavia, è stato introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici. Ciò vale per la sostituzione delle finestre e delle porte di ingresso che dovranno possedere dei valori di trasmittanza termica tali da rispettare quelli di legge di cui al DM 26 giugno 2015, che sono variati dal 1° gennaio 2021 (clicca qui) e che sono leggermente meno restrittivi di quelli richiesti per l’Ecobonus.

La sostituzione degli infissi è edilizia libera

Infine, riteniamo che la sostituzione degli infissi (idem per le chiusure oscuranti) rientri tra gli interventi di edilizia libera non richiedenti alcuna comunicazione, permesso o autorizzazione. Essa è stata infatti classificata tra gli interventi di edilizia libera dal Decreto 2 marzo 2018 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero per la Semplificazione e dalla successiva revisione del DPR 380/01 aggiornato alla legge n. 120/2020 di conversione del dl 76/2020 “Decreto semplificazioni”. Ma di questi cambiamenti l’Agenza delle Entrate non si è ancora resa conto. Anche la Guida sulle Ristrutturazioni Edilizia ripropone la distinzione oramai obsoleta tra manutenzione ordinaria e straordinaria. Obsoleta certamente per gli infissi.

Qui l’approfondimento “La sostituzione degli infissi è intervento di edilizia libera

a cura di Ennio Braicovich